Nella nostra terra camminare
" sul filo sottile della verità di informazione" è difficile...
Ma bisogna ammettere anche che chi...
rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza
non merita né la libertà né la sicurezza."
Sembra un aforisma, questa riflessione che ho ripreso dal frontespizio di un sito locale, ma è sicuramente uno sfogo di qualcuno che s'è sentito tradito da un "amico" che, mentre lavorava nella sua"bottega",all'improvviso, se n'è costruita una propria, portandosi dietro, oltre all'esperienza acquisita, qualche "collaboratore".
Se è così, direi che non è una novità.
Cose del genere avvengono in tutte le botteghe di questa nostra miseranda terra: C'è una parrucchiera che ha assunto un'apprendista? si può essere certi che apppena la giovane apprendista ha appreso a mettere nei capelli della cliente i bigodini, si sente in grado di fare la parrucchiera e - come si suol dire -si mette in proprio.
Ricordo che, una volta in questa città, non esistevano lavanderie; un giorno arrivò un italo-americano che si chiamava Gino e ne creò una in via Roma. La prima. Non trascorse un anno che già qualcuno provvide a farsi una propria lavanderia, perchè pensava che rendesse bene. Ma non s'era reso conto che lo spirito d'emulazione o di copiatura si sarebbe presto moltiplicato e in men che non si dica, a Barcellona le lavanderie proliferarono. Alcune nacquero e morirono, altre ancora sopravvivono.Tutto questo, si chiama libertà d'esercizio, anche se le iniziative nascono per semplice imitazione o addirittura per invidia. Certo però che l'invidia è uno dei peccati capitali. E forse - a mio modesto parere - potrebbe catalogarsi tra i peccati ( del settore dignità ) il voltagabbana per opportunità personale.
fra Galdino
1 commento:
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