martedì 15 gennaio 2008

LE PRIME MOSSE DEL SINDACO SPECIALE


Cominciava l’era Speciale, che si sarebbe mantenuta per due legislature. Non certamente paragonabile per durata a quella santalchiana, protrattasi per circa trentasette anni, anche se con conduzioni formali affidate a più di un seguace fedele del senatore democristiano, rimasto sostanzialmente a fare la parte del primo cittadino.. Ai primi di luglio 1994, dal commissario straordinario Francesco Giarrizzo vennero consegnate al nuovo inquilino di Palazzo Longano le chiavi della città. Il passaggio dell’omportante compito si celebrò nel corso di una sobria cerimonia, svoltasi alla presenza del segretario comunale e della Giunta, che Franco Speciale, subito dopo l’insediameno, avrebbe leggermente ritoccato, nominando assessore l’ingegnere Sebastiano Antonio Fugazzotto, in sostituzione del repubblicano Carmelo Recupero, deciso a rimanere consigliere.
Una volta occupata la poltrona ancora calda degli umori democristiani, Francesco Speciale pensò di affrontare quelli che, in quel momento, sembravano i problemi più pressanti: la pulizia della città, i servizi essenziali e un primo sfrondamento della ingarbugliata situazione burocratica nell’ambito municipale. “Ho intenzione – dichiarò in quell’occasione alla stampa – di attuare al più presto due iniziative. La prima, che ha bisogno della collaborazione dei cittadini, riguarda l’igiene urbana e il comportamento sulla strada, l’altra ha per obiettivo lo snellimento della burocrazia per un migliore funzionamento degli uffici comunali e dei servizi. Intanto abbiamo cominciato a provvedere alla pulizia di ville, giardini e spiagge”. Si era già in piena estate e tale intervento non era certamente procrastinabile. Altro impegno precipuo per il nuovo sindaco riguardava la riattivazione del mattatoio. Intanto, visto che la nuova normativa glielo consentiva, decise di nominare due esperti e scelse un manager-city e un legale, che l’avrebbero affiancato dal successivo mese di settembre.
Pronto ad avviare il suo lavoro di neofita, affidò le deleghe agli otto assessori come segue: Salvatore Gravina, vice sindaco e assessore al personale e trasparenza; Antonio Pirri, affari generali, contenzioso, servizi demografici; Roberto Bonansinga, igiene e sanità; Giuseppe Turrisi, politiche giovanili, sport, servizi sociali; Matteo Milioti, finanze e bilancio; Vito D’Amico, annona, mercati, sviluppo occupazionale; Rocco Marazzita, pubblica istruzione, cultura, turismo; Sebastiano Fugazzotto, urbanistica e ambiente. I lavori pubblici sarebbero rimasti di competenza del sindaco.

Francesco Cilona

STORIA MUNICIPALE (20)

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