Francantonio Genovese non è più sindaco di Messina. il Consiglio della Giustizia Amministrativa ha annullato le elezioni che, nella città dello stretto, nello scorso novembre, in seguito a ballottaggio con il candidato della Cdl, l'avevano reso vincitore. Pertanto, assieme alla Giunta da lui presieduta, deve lasciare il Palazzo di Città e cedere il posto ad un commissario straordinario, il quale avrà il compito d'indire nuove elezioni.
E' la seconda volta che il Comune di Messina incappa in una situazione così delicata. Precedentemente il commissariamento era avvenuto per l'ormai nota vicenda del sindaco Giuseppe Buzzanca. Pur essendo incresciosi per la città entrambi i casi, le cause che li hanno determinati sono completamente diverse.
Buzzanca aveva dovuto lasciare per un motivo di natura penale (condanna per peculato), mentre Genovese deve farlo per una questione puramente amministrativa, nella quale è incappato solo di riflesso.
Il fatto va collegato ad una lite legale intentata, in occasione delle elezioni di novembre, dal candidato di una delle due liste "socialiste", il nuovo Psi di De Michelis, che in extremis era stata esclusa dalla competizione elettorale per un ricorso al Tar di Catania, presentato da Bobo Craxi, che appoggiava l'altra lista, e favorevolmente accolto.
Adesso il Cga, smentendo quella sentenza amministrativa a danno degli amici di De Michelis, ha
ha ritenuto nulla la consultazione dalla quale la loro lista venne esclusa all'ultimo momento.
E così ora accade che "tra i due litiganti, il terzo...soffre".
Ma soprattutto viene penalizzata un'intera città che ancora sente le conseguenze della precedente lunga "pena" commissariale.
Ed è per questa sfortunata città di Messina che esprimiamo tutta la nostra amarezza e la più sincera solidarietà.
Francesco Cilona
E' la seconda volta che il Comune di Messina incappa in una situazione così delicata. Precedentemente il commissariamento era avvenuto per l'ormai nota vicenda del sindaco Giuseppe Buzzanca. Pur essendo incresciosi per la città entrambi i casi, le cause che li hanno determinati sono completamente diverse.
Buzzanca aveva dovuto lasciare per un motivo di natura penale (condanna per peculato), mentre Genovese deve farlo per una questione puramente amministrativa, nella quale è incappato solo di riflesso.
Il fatto va collegato ad una lite legale intentata, in occasione delle elezioni di novembre, dal candidato di una delle due liste "socialiste", il nuovo Psi di De Michelis, che in extremis era stata esclusa dalla competizione elettorale per un ricorso al Tar di Catania, presentato da Bobo Craxi, che appoggiava l'altra lista, e favorevolmente accolto.
Adesso il Cga, smentendo quella sentenza amministrativa a danno degli amici di De Michelis, ha
ha ritenuto nulla la consultazione dalla quale la loro lista venne esclusa all'ultimo momento.
E così ora accade che "tra i due litiganti, il terzo...soffre".
Ma soprattutto viene penalizzata un'intera città che ancora sente le conseguenze della precedente lunga "pena" commissariale.
Ed è per questa sfortunata città di Messina che esprimiamo tutta la nostra amarezza e la più sincera solidarietà.
Francesco Cilona
2 commenti:
da come me l'hanno raccontata, la situazione ha qualcosa di tragicomico.
per altro verso, francantonio non mi stava simpaticissimo, ma che vada a cadere giusto per questo motivo...
E' proprio così, in politica il comico ed il tragico vanno da sempre a braccetto. D'altra parte, molti hanno avuto bisogno di un "comico" per scoprire tutta la drammaticità dell'attuale situazione italiana. Eppure - sai che succede? - sono pochi coloro che sanno o vogliono dare una mano per uscire da questa situazione pirandelliana.
Lucio, lo sai che ci hai fatto piacere a farti di nuovo vivo?
Dove sei stato in tutti questi giorni di assenza dal nostro sito? I tuoi commenti sono sempre graditi.Ciao.
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