Il dottore Andrea Paratore, noto medico concittadino, divenuto notissimo con la carica di presidente dell'ormai famosa Ato Messina 2, ha finalmente trovato tempo ed estro per rispondere ad una associazione dei consumatori che, dalla città di Patti, ficcando il naso nell'operato della società d'ambito nostrana, ha criticato le modalità con cui vengono approvate e applicate le tariffe d'imposta sulla spazzatura.
L'associazione pattese - secondo quanto lamenta il presidente Paratore - avrebbe diffuso una falsa notizia: che cioè il Consiglio della Giustizia Amministrativa della Regione aveva bacchettato l'Ato Messina 2 per le suddette gravi modalità di gestione; cosa che invece - assicura il presidente - non ha alcuna consistenza.
Se intervento c'è stato del Cga - precisa il dott. Paratore - non è stato certamente indirizzato all'Ato Me 2, ma riguarda specificatamente la provincia di Enna.
Rebus sic stantibus, il presidente ribadisce che "nessuno finora ha cassato le nostre bollette, che risultano legittime e prive di vizi di nullità. Per quanto ci riguarda - aggiunge - tutto procede regolarmente ".
"I contribuenti pagano e i morosi sono il 34 per cento. Abbiamo Comuni, come quello di Castroreale, i cui contribuenti in regola superano il 96 per cento. Altri Comuni si attestano all'80 per cento". Il presidente non ha però specificato se c'è qualche Comune che supera per morosità il 50 per cento, tanto per far quadrare la media del 35. Ma non ha neppure accennato a quanti , tra i paganti regolari, non l'hanno fatto "obtorto collo".
Anche chi scrive ha sempre pagato regolarmente, ma sinceramente l’ha fatto solo per evitare grattacapi; e non perché è troppo diligente o perché l’ha ritenuto giusto, visto che l’Ato Me 2, oltre a farci pagare salato il suo mestiere, ha la pessima abitudine di lasciare nella sporcizia Barcellona, le cui strade non vengono mai spazzate.
E poi che garanzia ci ha dato finora, l’Ato Me 2, per quanto riguarda l'effettiva raccolta differenziata?
Anche su questo delicato argomento dovrebbe soffermarsi il presidente Comunque, per confortarci, ci promette che loro stanno “lavorando, per abbassare la tariffa, e non per abolirla, perché sarebbe irresponsabile parlare d’abolizione.”
Ma nessuno vuole che “il potere” sia “irresponsabile”, anzi tutti vorremmo che i nostri amministratori fossero “responsabilissimi” e facessero il loro dovere fino in fondo.
Francesco Cilona
L'associazione pattese - secondo quanto lamenta il presidente Paratore - avrebbe diffuso una falsa notizia: che cioè il Consiglio della Giustizia Amministrativa della Regione aveva bacchettato l'Ato Messina 2 per le suddette gravi modalità di gestione; cosa che invece - assicura il presidente - non ha alcuna consistenza.
Se intervento c'è stato del Cga - precisa il dott. Paratore - non è stato certamente indirizzato all'Ato Me 2, ma riguarda specificatamente la provincia di Enna.
Rebus sic stantibus, il presidente ribadisce che "nessuno finora ha cassato le nostre bollette, che risultano legittime e prive di vizi di nullità. Per quanto ci riguarda - aggiunge - tutto procede regolarmente ".
"I contribuenti pagano e i morosi sono il 34 per cento. Abbiamo Comuni, come quello di Castroreale, i cui contribuenti in regola superano il 96 per cento. Altri Comuni si attestano all'80 per cento". Il presidente non ha però specificato se c'è qualche Comune che supera per morosità il 50 per cento, tanto per far quadrare la media del 35. Ma non ha neppure accennato a quanti , tra i paganti regolari, non l'hanno fatto "obtorto collo".
Anche chi scrive ha sempre pagato regolarmente, ma sinceramente l’ha fatto solo per evitare grattacapi; e non perché è troppo diligente o perché l’ha ritenuto giusto, visto che l’Ato Me 2, oltre a farci pagare salato il suo mestiere, ha la pessima abitudine di lasciare nella sporcizia Barcellona, le cui strade non vengono mai spazzate.
E poi che garanzia ci ha dato finora, l’Ato Me 2, per quanto riguarda l'effettiva raccolta differenziata?
Anche su questo delicato argomento dovrebbe soffermarsi il presidente Comunque, per confortarci, ci promette che loro stanno “lavorando, per abbassare la tariffa, e non per abolirla, perché sarebbe irresponsabile parlare d’abolizione.”
Ma nessuno vuole che “il potere” sia “irresponsabile”, anzi tutti vorremmo che i nostri amministratori fossero “responsabilissimi” e facessero il loro dovere fino in fondo.
Francesco Cilona
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