Secondo l’Assessore regionale agli Enti Locali, Luciano Ordile, i lavori della seduta del 2 novembre non dovevano essere sospesi, perché non si poteva invocare la condizione ostativa dello scadere del termine di legge, essendo stati depositati in tempo ( cioè prima della mezzanotte, ora fatidica della scadenza) i documenti programmatici prodotti dai due
gruppi contendenti: undici santalchiani contro ventitrè moliniani.
Entrambi i programmi, avevano il diritto di essere discussi e votati, per cui i lavori dovevano procedere fino in fondo, senza tenere conto del cronometro.
Tale parere fu allora trasmesso, via fax, al presidente della commissione provinciale del Coreco e
al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Qui però incontrò il netto dissenso del sindaco uscente, senatore Santalco, che rispose subito seccamente ad Ordile, ribadendo che la chiusura della seduta allo scadere della mezzanotte era stata legittima, tanto da vanificarne la ripresa, quando già il presidente dell’assemblea e il segretario comunale avevano lasciato l’aula.
Comunque, restava ancora il giudizio del Coreco. Ed il Coreco non tardò a pronunciarsi. Lo fece dando una risposta salomonica: l’elezione del sindaco e della giunta veniva annullata , ma in compenso la riunione del consiglio comunale andava rifatta.
Due determinazioni concilianti, che verbalizzate vennero trasmesse al Comune, alla Regione e alla Procura della Repubblica del Tribunale di Barcellona. Praticamente l’organo di controllo decideva di annullare il provvedimento con cui intempestivamente quella seduta, per errata decisione del presidente dell’assemblea, Carmelo Torre, era stata sciolta, ma, nello stesso tempo, restituiva al mittente, per inconsistenza procedurale, il verbale concernente l’elezione del sindaco Molino e della giunta, perché il fatto era avvenuto quando ormai nessuna attività poteva essere svolta legittimamente..
Praticamente veniva recepita la tesi sostenuta dall’assessore regionale agli Enti Locali e , pur cancellando sindaco e giunta, dava ad entrambi la possibilità di riproporsi. Sarebbe stato in grado,, Roberto Molino, di ripresentarsi pienamente appoggiato dal raggruppamento trasversale che l’aveva fino allora sostenuto?
(foto/ TORRE, SANTALCO, ORDILE )
Francesco Cilona
Nessun commento:
Posta un commento