venerdì 3 agosto 2012

L'OSPEDALE CUTRONI ZODDA E LE SUE PERIPEZIE ANCORA UNA VOLTA SONO CONFLUITI A PALAZZO LONGANO

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire


Ieri, a mezzogiorno in punto, il consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto  s'è riunito in seduta straordinaria e urgente.
 Allarmati da un'interpretazione data alla notizia della decisione di rendere intercomunicanti i centralini dei due ospedali di Milazzo e Barcellona, i consiglieri hanno affrontato l'ormai annoso problema della sorte del "Cutroni Zodda", con l'intento di individuare il sistema da adottare per fare capire - una volta per tutte - a chi governa la sanità nell'Isola e in provincia che non è più possibile tollerare quanto di male si sta facendo nei confronti di un distretto sanitario che dovrebbe avere come normale punto di riferimento l'ospedale di Barcellona.
Da rilevare, nel corso della eduta, la lucida e incisiva "filippica" del consigliere Paolo Calabrò, che nella sua qualità di medico ospedaliero, in servizio appunto nel Cutroni-Zodda, conosce vita, morte e miracoli sulla questione e sulle esigenze del nosocomio di Sant'Andrea.
 Purtroppo si presenta grave la problematica generata a Barcellona dal governo Lombardo, in questo pedisseguamente seguito dal commissario Poli, solo da poco sostituito alla direzione dell'Asp di Messina, da Manlio Giuffrida. E su una tale situazione - criticabilissima - il Consiglio e l'Amministrazione del Comune di Barcellona dovranno battersi, necessariamente coadiuvati dagli amministratori dei Comuni che hanno sempre avuto come punto di riferimento il Cutroni Zodda: non soltanto per i ricoveri, ma per tutta la serie di servizi che questo ospedale è  in grado di offrire, senza nulla togliere al vicino "Fogliani" di Milazzo.
Tranne, ovviamente, l'esasperante situazione che si è riuscita a creare riversa finora, facendo confluire a Villa Grazia un'immane lavoro, in parte tolto alle competenze del nosocomio di Sant'Andrea.
In una sua dichiarazione, il presidente del Consiglio Comunale d Barcellona, Angelo Pino, ha affermato che, nonostante i numerosi tentativi, non gli è stato consentito di collegarsi telefonicamente col nuovo dirigente generale dell'ASP Messina. Un po' con una scusa, un po' con un'altra, il dottor Giuffrida è risultato sempre irraggiungibile, con buona pace perc chi lo cercava...Una pace che - stando così le cose - potrebbe pure avere un termine al ritorno della fresca stagione. 

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