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"Siamo tutti noi consapevoli che il nostro Paese e
la Sicilia vivono un momento critico, subiamo una grave aggressione
dell’autonomia siciliana, occorre che il governatore sia libero da ogni
vincolo. Io dal 29 marzo 2010, inizio della mia vicenda giudiziaria, non
lo sono. Per questo mi dimetto. Ma nel mio passo indietro c’è anche una
ragione politica: l’anticipazione delle elezioni potrà consentire un
voto libero dai tavoli dei partiti nazionali. "Se
lascio tutto, la presidenza della Regione, le cariche politiche, lo
faccio con serenità. Credo di aver toccato l'apice di un percorso
politico. Per questo non ci sono rimpianti, anzi, una grande
soddisfazione. Credo di aver fatto, pur tra mille limiti, il mio dovere.
Ringrazio il popolo siciliano e auguro a tutti voi 90 di servire, e
servire meglio, la Sicilia".
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