Il ponte bailey in disuso |
Soldi per la ricostruzione del ponte crollato sul torrente Longano durante l'alluvione, la Provincia regionale non ne dispone, per cui si dovrà cercare di tamponare con qualcosa di provvisorio, da affittare limitatamente ai mesi estivi.
Verrà così consentita la funzionalità sulla litoranea almeno per qualche mese nel periodo balneare.
Per dare una tale assicurazione, a conferma di quanto aveva incertamente anticipato nel mese scorso, il presidente della provincia regionale di Messina s'è scomodato venendo a Barcellona , dove ha partecipato assieme al sindaco ad una conferenza stampa, organizzata a Palazzo Longano per illustrare la bontà di un progetto di ponte gratuitamente e quindi generosamente preparato da un team di tecnici barcrellonesi: bellissimo e funzionale, ma purtoppo destinato a rimanere chissà per quanto tempo sulla...carta.
E ciò perchè la Provincia regionale non è in grado di procurare i circa tre milioni d'euro necessari per la sua realizzazione.
Brava, simpatica, generosa la decade di progettisti ( cinque ingegneri, tre architetti e due geologi ) che a cento giorni dal burrascoso evento sono riusciti a farci sognare un ponte sul posto più martoriato del Longano, ma perché il sogno si avveri ci vogliono i quattrini, e la Provincia non ce li ha.
Tutt'al più può fare come da decenni usa fare per il Liceo scientifico "Medi" di Barcellona: affittare, affittare, affittare...diluendo così le spese, che spese poi sempre sono e sempre in definitiva ammontano a milioni d'euro.
Visto che siamo poveracci, perchè non facciamo alla maniera dei ferrivecchi, benemeriti raccoglitori di materiale in disuso?
Di fuori uso abbiamo un bel ponte bailey, residuo della dismessa linea ferrata, tolto appunto dal torrente Longano: che facciamo?
Lo raccattiamo e, possibilmente grazie all'aiuto dell'esercito, lo trasferiamo tra Calderà e Spinesante?
Faremmo così risparmiare alla Provincia quell'assegno di 200.000 euro, che con grande sacrificio dovrebbe spendere per l'affitto d'un ponte provvisorio.
Scusate la provocazione, ma quando ci vo' ci vo'.
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