Colpita dall'esondazione del 22 novembre, con i diastrosi danni che conosciamo, ma che purtroppo continuano ad essere ignorati dai governi nazionale e regionale, la città ne piange ancora le conseguenze, in uno stato di reale abbandono, reso ancor più disperante da un altro tipo di alluvione.
E' l'alluvione iconica dei diversi cantieri per lavori pubblici, da tempo aperti e troppo lentamente avviati a completamento, a causa di ripetute interruzioni.
Com'è facile notare stia avvenendo nella piccola piazza stazione, dove resta desolatamente impalato il seme d'arancia.
Poco distante, recentemente è stata messa a soqquadro un'altra piazza, per rinnovarne il look: quella che fino allo scorso anno era denominata piazza Trento ed è ora intitolata a Peppe Alfano.
Sulla base di un progetto approvato dalla Giunta Comunale il 5 marzo 2010 e finalizzato all'ammodernamento dell'arredo urbano, grazie ad un finanziamento di € 199.500, la piazza quadrata, già attrezzata per giochi d'infanzia, recentemente è stata recintata per l'inizio di lavori di smantellamento e di abbattimento di piante esistenti, ritenute inadatte al nuovo assetto.
E' auspicabile che i lavori di recupero e ammodernamento, per la realizzazione dei quali hanno specifiche responsabilità l'architetto Carmelo Rucci e l'ing. Carmelo Perdichizzi, non si prolunghino oltre il termine fisiologico, stabilito per contratto con la ditta costruttrice, la 2G Costruzioni Srl, che s'è aggiudicata l'appalto con un ribasso del 19,798%.
1 commento:
Tagliare quei bei ficus benjamin è stato un peccato mortale, a prescindere dal nuovo look che sarà dato alla piazza ora meritoriamente intitolata a Beppe Alfano. Mi spaventa pensare come potranno arredarla e pavimentarla (non conosco il progetto). Se si parte dal taglio degli alberi e si pensa alle lastre di marmo bianco con cui si stanno pavimentando tutte le piazze di Barcegotto,si arriva alla conclusione che non sarà bella .
Preconcetto? Speriamo di sì.
franzsidoti
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