“ Alla mezzanotte di ieri un detenuto di 26 anni di origine rumena, ristretto nel carcere di Agrigento, si è suicidato impiccandosi nella propria cella con delle strisce di stoffa ricavate dalle lenzuola in dotazione. Questo è il 45° suicidio in cella verificatosi dal 1° gennaio 2011 ad oggi. ”
A comunicare il triste evento e’ il Segretario Generale della UILPA Penitenziari Eugenio Sarno che aggiunge:
“ Ad Agrigento da tempo denunciamo condizioni di grave sovraffollamento e di carenze logistiche. Alle otto di stamani, infatti, nell’istituto agrigentino risultano detenute 482 persone a fronte di una ricettività massima pari a 248. Da segnalare, inoltre, come la Direzione del carcere non possa più garantire ai detenuti nuovi giunti nemmeno la fornitura di primo ingresso (lenzuola, stoviglie, ecc) avendo esaurito i fondi sul capitolato specifico.”
Quanto accaduto ad Agrigento da modo al Segretario Generale della UILPA Penitenziari di richiamare il grido di allarme lanciato dal Presidente della Repubblica Napolitano qualche settimana fa nel corso di un convegno organizzato al Senato.
“Evidentemente il Presidente Napolitano aveva ben ragione di richiamare la prepotente urgenza di ridare costituzionalità e civiltà al nostro sistema penitenziario. Perchè ciò sia possibile – continua Eugenio Sarno – occorre che tutte le componenti politiche e sociali si impegnino sinergicamente per ricercare ed individuare soluzioni possibili e condivise. Per questo ancora una volta sollecitiamo il Parlamento ad una discussione sull’emergenza penitenziaria valutando le indicazioni e le proposte che pur giungono dall’interno dello stesso Parlamento e dagli operatori penitenziari.”
La UILPA Penitenziari si affida alla sensibilità ed alla competenza del Ministro Palma perché voglia calendarizzare un incontro con le OO.SS. per discutere e confrontarsi su un problema, quello penitenziario, che è sempre più una questione sociale, umanitaria, sanitaria e di ordine pubblico.
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