Fallita la mozione di censura, presentata da Pdl e Pid nei confronti dell'assessore alla Salute Massimo Russo, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, canta vittoria nel suo blog e, facendo riferimento all'eccessivo costo del sistema sanitario, determinato da disfunzioni, sperperi e inefficienze, si dice soddisfatto del risultato che, in tre anni di terapia d'urto, ha consentito di risalire la china e di conquistare "riconoscimenti non solo in sede nazionale ma sopattutto una riqualificazione che i cittadini e gli operatori sanitari cominciano ad apprezzare".
Che l'essere riuscito a mantenere in sella un assessore da lui prediletto gli faccia cantare, politicamente, vittoria è un dato di fatto, ma non è tale da esaltare in tutto e per tutto l'operato del suo governo che nel delicato campo della sanità, per rimettere in sesto le finanze, ha operato, procedendo alla cieca, con tagli orizzontali spesso indifferenti alle reali esigenze del territorio.
E se discriminanti ci sono state, in queste restrizioni, non hanno certamente avuto motivazioni convincenti.
Esempio macroscopico dell'errato modo di procedere potrebbe essere quello evidentissimo dell'iniqua spogliazione, lenta ma inesorabile, che si sta perpetrando a danno del nuovo Cutroni-Zodda.
Il quale invece di essere completato strutturalmente - c'è infatti ancora una sua parte rimasta allo stato rustico - si sta tentando di demolire sul piano funzionale, con il deleterio effetto di ingolfare, fino all'inverosimile, strutture di altri centri mediante convogliamenti irrazionali di reparti e posti letto, tolti appunto al nosocomio di Barcellona.
Che l'essere riuscito a mantenere in sella un assessore da lui prediletto gli faccia cantare, politicamente, vittoria è un dato di fatto, ma non è tale da esaltare in tutto e per tutto l'operato del suo governo che nel delicato campo della sanità, per rimettere in sesto le finanze, ha operato, procedendo alla cieca, con tagli orizzontali spesso indifferenti alle reali esigenze del territorio.
E se discriminanti ci sono state, in queste restrizioni, non hanno certamente avuto motivazioni convincenti.
Esempio macroscopico dell'errato modo di procedere potrebbe essere quello evidentissimo dell'iniqua spogliazione, lenta ma inesorabile, che si sta perpetrando a danno del nuovo Cutroni-Zodda.
Il quale invece di essere completato strutturalmente - c'è infatti ancora una sua parte rimasta allo stato rustico - si sta tentando di demolire sul piano funzionale, con il deleterio effetto di ingolfare, fino all'inverosimile, strutture di altri centri mediante convogliamenti irrazionali di reparti e posti letto, tolti appunto al nosocomio di Barcellona.
2 commenti:
Notizia di oggi: dal Marzo 2012 chi desidererà che suo figlio/a abbia scritto sulla Carta d'Identità nato/a a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) lo dovrà far nascere in casa propria.
http://www.normanno.com/Ostetricia--tagliati-23-centri-in-Sicilia-1288022655.html
L'allarmante notizia della riduzione dei reparti di ginecologia-ostetricia era stata anticipata da barcellonablog in un articolo postato lunedì scorso, in concomitanza del congresso nazionale della Società italiana ginecologia e ostetricia tenutosi a Palermo.
Forte dell'argomento trattato in quell'occasione, l'irreprensibile assessore Russo ha subito presentato il "suo" piano taglia-teste, maturato come al solito sulla base di un'assoluta ignoranza delle esigenze territoriali. Come già fatto per altri reparti con tagli e riduzioni penalizzanti per il Cutroni-Zodda, l'ex magistrato gettatosi a capofitto in politica, anche per il settore ostetrico-ginecologico ha usato la scure, con l'intento di sfrondare dai rami piccoli l'albero della vita, con un progetto assolutamente inumano.
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