PRESENTAZIONE D'UN LIBRO, MOSTRA PERSONALE E 170 AUTORI DEL "CERCHIO POETICO" IN UNA SERATA SPECIALE ALL'AUDITORIO SAN VITO DI POZZO DI GOTTO
Ieri sera, Nino Abbate, il fondatore del Museo Epicentro di Gala è venuto fino a casa - e non è la prima volta che lo fa - per invitarmi alla presentazione del suo libro, che "in pompa magna" sarà presentato domenica prossima, 2 ottobre, nell'ex Chiesa San Vito, dove tra l'altro s'inaugurerà una sua "personale Epicentro di Epicentri": una denominazione, questa, chiodo fisso d'un Pigmalione galoto innamorato della propria creatura: dell'Epicentro, appunto. L'invito - un cartoncino elegante con bella immagine circolare - era allegato al libro scritto da Abbate per raccontare come è nata la collezione d'Arte contemporanea su mattonelle, la quale ogni anno che passa diventa sempre più ricca di firme autorevoli, in esposizione permanente nel museo di Gala. Ma a che pro, Nino Abbate ha scritto questo libro, edito per conto proprio e pagato di tasca propria? Per una ragione particolarissima, strettamente legata al temperamentto di un "creatore" che non vede l'ora di evocare fino all'ultimo frammento la passione e le vicissitudini, sulle quali lentamente s'è formato il dna dell'Epicentro. Io che prediligo al leggere lo scrivere, ieri sera stessa, contrariamente alla mia abitudine, anzicché dare la solita scorsa a volo d'uccello al libro che, per Nino Abbate, vuol essere un tributo all'arte, quasi senza volerlo mi sono addentrato in quelle pagine che, più che scritte, mi sembravano un video, in cui Nino Abbate con la sua naturale veemenza faceva rivivere tutta la passione, i timori, la cocciutaggine che, impastandosi, avevano costituito la malta con cui man mano sarebbero state fissate migliaia di mattonelle d'arte.
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