.........PISTA CICLABILE ...IN AUSTRIA>
<==CONFUSIONE IN VIA ROMA
C'era da attenderselo: la notizia del "proponimento" dell'Amministrazione di Palazzo Longano di provvedere alla creazione di un servizio di Bike sharing, non è stata accolta con sorrisi di compiacenza.
Anzicché assenso, s'è registrato dissenso.
Piuttosto che il sorriso s'è aperto il ghigno di chi realmente si sente buggerato da un'Amministrazione che sembra non accorgersi dello stato di caos e di abbandono che regna nelle strade di questa città.
Intanto, siamo stanchi di ripeterlo: le strade interne, rimaste quelle del secolo scorso, non ce la fanno più a sostenere il traffico esuberante e disordinato che le ingombra; le soste forzatamente "selvagge" ed altri abusi annientano i marciapiedi; non esistono controlli, nè semafori, la segnaletica stradale è obsoleta e in molti punti inesistente; si sconoscono le corsie preferenziali comprese le piste ciclabili; non s'è mai riusciti a creare dei servizi di linea urbani adeguati e s'è ridotto al lumicino quello dei taxi; mentre diventa sempre più sparuta e meno competente la squadra della vigilanza urbana, tanto che riesce difficile credere che si possa più denominare "corpo di polizia urbana".
E allora la gente si chiede: "Rebus si stantibus, perché mai si vuole creare un servizio di biciclette pubbliche, quando ci si accorge che - pure possedendone tutte le famiglie almeno una - di bici in città ne circolano quattro dispari?"
La risposta potrebbe essere questa: esistono determinate promozioni governative - come questa della diffusione del Bike sharing - che consentono ai Comuni di ottenere un finanzamento ad hoc.
E siccome, in una città col bilancio collassato come la nostra, non c'è scagghiola p'aceddu, tutto ciò che si può ottenere in beneficenza s'accoglie con letizia: d'altronde ogni lassata e pirduta.
Questo sarebbe il ragionamento di chi, non potendo fare di tasca propria, cerca dì approfittare delle offerte speciali.
Almeno si potrà dire: "Abbiamo fatto questo e questo e questo".
Così come si sta dicendo per i grossi lavori pubblici che - guarda caso - pare che abbiano contribuito a scassare il patto di stabilità.
fra' Galdino
<==CONFUSIONE IN VIA ROMA
C'era da attenderselo: la notizia del "proponimento" dell'Amministrazione di Palazzo Longano di provvedere alla creazione di un servizio di Bike sharing, non è stata accolta con sorrisi di compiacenza.
Anzicché assenso, s'è registrato dissenso.
Piuttosto che il sorriso s'è aperto il ghigno di chi realmente si sente buggerato da un'Amministrazione che sembra non accorgersi dello stato di caos e di abbandono che regna nelle strade di questa città.
Intanto, siamo stanchi di ripeterlo: le strade interne, rimaste quelle del secolo scorso, non ce la fanno più a sostenere il traffico esuberante e disordinato che le ingombra; le soste forzatamente "selvagge" ed altri abusi annientano i marciapiedi; non esistono controlli, nè semafori, la segnaletica stradale è obsoleta e in molti punti inesistente; si sconoscono le corsie preferenziali comprese le piste ciclabili; non s'è mai riusciti a creare dei servizi di linea urbani adeguati e s'è ridotto al lumicino quello dei taxi; mentre diventa sempre più sparuta e meno competente la squadra della vigilanza urbana, tanto che riesce difficile credere che si possa più denominare "corpo di polizia urbana".
E allora la gente si chiede: "Rebus si stantibus, perché mai si vuole creare un servizio di biciclette pubbliche, quando ci si accorge che - pure possedendone tutte le famiglie almeno una - di bici in città ne circolano quattro dispari?"
La risposta potrebbe essere questa: esistono determinate promozioni governative - come questa della diffusione del Bike sharing - che consentono ai Comuni di ottenere un finanzamento ad hoc.
E siccome, in una città col bilancio collassato come la nostra, non c'è scagghiola p'aceddu, tutto ciò che si può ottenere in beneficenza s'accoglie con letizia: d'altronde ogni lassata e pirduta.
Questo sarebbe il ragionamento di chi, non potendo fare di tasca propria, cerca dì approfittare delle offerte speciali.
Almeno si potrà dire: "Abbiamo fatto questo e questo e questo".
Così come si sta dicendo per i grossi lavori pubblici che - guarda caso - pare che abbiano contribuito a scassare il patto di stabilità.
fra' Galdino
5 commenti:
Candeloro Nania, risolvi i veri problemi, che da quando è arrivata quasta amministrazione, che aspettavamo da 50 anni, le cose sono sempre peggiorate: ospedale, treni, pulizia città, igiene, vigili urbani, segnaletica e per finire grande caos veicolare. Grande opere ne parliamo quando saranno completati. SI SVEGLI non giochi a fare il Sindaco.......
Camminare in bicicletta a Barcellona, ma dove vivono questi amministratori se per camminare a piedi bisogna aspettare le 21, mi viene da piangere sentire queste cose. Sindaco sa quanto ci si impiega dal ponte di pozzo di gotto a San Giovanni, trenta minuti per non parlare dalla via on. Martino a Pozzo di Gotto e in tutto questo casino non si vede mai un Vigile. Siamo costretti a rimpiangere i vecchi tempi e i vecchi Vigili, rompevono, ma erano sempre presenti.
Insomma, i cittadini chiedono a gran voce che i Vigili Urbani siano veramente presenti, attivi e che siano preparati al loro lavoro per reprimere comportamenti incivili ma soprattutto per tutelare chi ha rispetto per le regole. Questo succede in altre città perchè a Barcellona no.
cosa vi va bene? ditecelo per favore (escludendo la risposta: faccio io il sindaco) così potremo comportarci di conseguenza.
saluti
un amico (di Acquaficara)
Una cosa ci andrebbe bene: che un amico ( di qualsiasi frazione o quartiere) non si celasse dietro l'anonimato, nel fare il proprio commento.
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