IL PRESIDENTE DI TIRRENO-AMBIENTE CRITICA UNA DICHIARAZIONE DEL SINDACO NANIA
L'altra sera, durante il dibattito in TV sull'emergenza rifiuti da noi sintetizzato nel post di venerdì, il sindaco di Brolo, Salvo Messina, in una breve intervista esterna, annunciava d'avere emesso un'ordinanza per consentire un finanziamento in grado di sbloccare l'impasse della discarica di Mazzarrà S.Andrea.
Avendo ricevuto dalla Tirreno-Ambiente un'inattesa opposizione all'inizitiva, a causa d'un debito pregresso, il primo cittadino brolese contestava la certezza di tale debito, esistendo per tale questione un contenzioso in attesa di giudizio.
Questa dei debiti pregressi, non solo dell'ATO ma anche dei Comuni, costituisce lo scoglio maggiore su cui rischia di naufragare la possibilità di risolvere, nonostante gli accorgimenti dettati dall'urgenza igienico ambientale, il gravissimo stato d'emergenza che l'accumulo dei rifiuti sta determinando in tutto il territorio dell'ATO ME 2.
A conferma di ciò, spunta un comunicato emesso dal presidente di TirrenoAmbiente, Francesco Cannone, in reazione a talune dichiarazioni del sindaco Nania che, il giorno prima, "anzicché domandarsi come facciano i Comuni facenti parte di altri ATO, della Provincia di Messina e non, a conferire regolarmente i propri rifiuti alla discarica di Mazzarrà" aveva preferito "scagliarsi contro un'impresa che, da circa 10 anni a questa parte, pur sopportando la cronica inadempienza nei pagamenti, prima da parte dei singoli Comuni e dopo da parte degli ATO, ha consentito a milioni di cittadini di non essere letteralmente sommersi dai rifiuti".
Secondo Cannone sarebbe intanto opportuno che il sindaco Nania si rendesse conto "che il complessivo debito contratto anteriormente all'anno 2005 dai singoli Comuni e da tale anno ad oggi dall'ATO ME2, ammonta ad oltre 35.000.000 di euro, ovvero oltre il 50% del totale credito che TirrenoAmbiente vanta nei confronti degli enti pubblici conferitori". Per renderlo più edotto, il presidente di Tirreno Ambiente spiega "che al di fuori dell'ATO ME2, tutti gli altri ATO hanno sottoscritto con Tirreno-Ambiente un accordo transattivo che consente loro di pagare mensilmente il debito pregresso".
"Questo corretto comportamento - aggiunge il comunicato- è stato adottato anche da alcuni Comuni soci dell'ATO ME2 che avevano un debito residuo con la nostra società e, nondimeno, si deve sottolineare che moltissimi Comuni non hanno alcun debito precedente l'avvento dell'ATO". "A tuttoggi, il Comune di Barcellona - ricorda Cannone - non ha attivato nessuno dei due procedimenti. Se poi il Comune di Barcellona, nei confronti di TirrenoAmbiente, ha un debito di 688.799,00 euro, risalente all'anno 2004, suggeriamo al Comune di adoprarsi per dimostrare i pagamenti effettivamente effettuati per quando si porrà l'occasione di affrontare ufficialmente tale argomento".
Per Cannone insomma è ovvio che non è assolutamente possibile "intrattenere rapporti commerciali con Enti che risultino morosi o con i quali sia in corso un contenzioso per fatture non pagate. Infine, per quanto riguarda le accuse di ricatto e tentativo di estorsione a noi rivolte, sarà compito dell'Autorità Giudiziaria, valutare se siano corrette o meno"
Secondo Cannone sarebbe intanto opportuno che il sindaco Nania si rendesse conto "che il complessivo debito contratto anteriormente all'anno 2005 dai singoli Comuni e da tale anno ad oggi dall'ATO ME2, ammonta ad oltre 35.000.000 di euro, ovvero oltre il 50% del totale credito che TirrenoAmbiente vanta nei confronti degli enti pubblici conferitori". Per renderlo più edotto, il presidente di Tirreno Ambiente spiega "che al di fuori dell'ATO ME2, tutti gli altri ATO hanno sottoscritto con Tirreno-Ambiente un accordo transattivo che consente loro di pagare mensilmente il debito pregresso".
"Questo corretto comportamento - aggiunge il comunicato- è stato adottato anche da alcuni Comuni soci dell'ATO ME2 che avevano un debito residuo con la nostra società e, nondimeno, si deve sottolineare che moltissimi Comuni non hanno alcun debito precedente l'avvento dell'ATO". "A tuttoggi, il Comune di Barcellona - ricorda Cannone - non ha attivato nessuno dei due procedimenti. Se poi il Comune di Barcellona, nei confronti di TirrenoAmbiente, ha un debito di 688.799,00 euro, risalente all'anno 2004, suggeriamo al Comune di adoprarsi per dimostrare i pagamenti effettivamente effettuati per quando si porrà l'occasione di affrontare ufficialmente tale argomento".
Per Cannone insomma è ovvio che non è assolutamente possibile "intrattenere rapporti commerciali con Enti che risultino morosi o con i quali sia in corso un contenzioso per fatture non pagate. Infine, per quanto riguarda le accuse di ricatto e tentativo di estorsione a noi rivolte, sarà compito dell'Autorità Giudiziaria, valutare se siano corrette o meno"
11 commenti:
Il Sindaco Nania invece di litigare farebbe bene a rimboccarsi le maniche e lavorare...lavorare..lavorare per risolvere il problema spazzatura.
MILAZZO SOMMERSA DALLA SPAZZATURA, IL SINDACO ORDINA LO SGOMBERO
Il sindaco Carmelo Pino ha firmato un'ordinanza contingibile ed urgente con la quale dispone che la ditta Multiecoplast provveda con un intervento straordinario alla pulizia della città che è sommersa dalla spazzatura a causa dello stato di agitazione dei lavoratori della stessa ditta nei confronti dell'Ato che non ha risorse per pagare gli stipendi
Milazzo, 13/3/2011 - Il provvedimento del primo cittadino scaturisce anche da una relazione dell'Asp – distretto di Milazzo – che segnala pericoli
per la pubblica salute a causa della grave situazioni igienico-sanitaria determinatasi per la mancata raccolta. Addirittura l’immondizia in alcune zone non consente nep-pure il transito dei pedoni sui marciapiedi.
«Nell'ordinanza l'incarico viene dato sino al 31 marzo – spiega il sindaco – ma potrà cessare prima qualora l'Ato dovesse reperire i soldi per ripristinare la situazione di normalità del servizio. La somma impegnata presuntivamente dal Comune di Milazzo è di circa 300 mila euro, ma il pagamento all Multiecoplast avverrà sulla base delle tonnellate di rifiuti smaltiti». Pino ha voluto ribadire che l’intervento adottato con l’ordinanza di ufficiale di governo «viene fatto in danno all'Ato e dunque queste somme sborsate dalle casse comunali saranno poi addebitate alla stessa società Ato».
Le operazioni di pulizia straordinaria della città, attraverso i doppi turni partiranno – salvo intoppi, domenica notte. TRATTASI DEL SINDACO DI MILAZZO "BARCELLONA ???"
Se non vado errato,stamattina ho letto su un giornale della provincia un titolo che faceva riferimento ad alcune difficoltà che avrebbero fatto rinviare l'attuazione dell'ordinanza del sindaco di Milazzo, per cui ancora non si sarebbe iniziata l'annunciata liberazione della città dalla spazzatura.
Con tutti sti cirividdi che scrivete su questo nobile blog,quasi quasi vi nominerei sindaci di ogni quartiere di Barcellona.Ma voi pensate veramente,di risolverere la questione spazzatura con slogan e chiacchiericcio da bar?Bisogna conoscere fatti,atti,e responsabilità prima di sparare minchiate di qualsiasi livello.
Dott. Nania, perchè non rimaneva a fare il medico?
La situazione in città sta diventando insostenibile.
L'Ato è in ritardo di due mensilità sul pagamento dei stipendi degli operatori ecologici .
I cassonetti dell'immondizia ricolmi, le vie cittadine invase dalla spazzatura. La città inizia ad affondare nella spazzatura. Una vergogna per Barcellona e per i Barcellonesi.
Minchiate per minchiate, una in più o in meno, non fa niente. Quella in più deve averla detta Salvo...con quella storia di fatti, atti e responsabilità,così genericamente messi in ballo.
Assicurare il decoro, la pulizia e la sicurezza delle strade e di tutte le aree pubbliche della città è uno dei principali compiti dell'amministrazione comunale. Il tempo passa, altre macerie si accumulano, il degrado ambientale cresce in mezzo al silenzio assordante delle istituzioni.
(queste "volgarmente" non sono minchiate)
Salvo può parlare genericamente come con atti ,fatti,e responsabilità e Frà Galdino lo sa bene.Come sa bene chi è il massimo responsabile di tale problema,e come il Sindaco stia aggendo in modo duro e trasparente nelle effettive sedi.Poi di slogan ne potete fare a iosa.
La città di Barcellona da giorni è sommersa da cumuli di immondizia in ogni angolo. Cassonetti dei rifiuti colmi fino all'inverosimile, rifiuti abbandonati sui marciapiedi, montagne di scatoloni accatastati e poi sporcizia ovunque, dal centro alla pariferia. Il problema diventa sempre più serio e i rifiuti sono ormai ovunque. La gente è stanca di respirare aria maleodorante e di dover fare lo slalom per uscire dalla porta di casa. E' vergognoso non poter passare sui marciapiedi perchè pieni di spazzatura. Per il bene di tutti speriamo che finisca presto questo grande schifo.
Dopo l'emergenza "se finisce" per quanto riguarda la pulizia nella nostra città: la soluzione per tutti è il ritorno degli spazzini di quartiere
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