"Con il parere positivo rilasciato dalla quarta commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana, riunitasi alla presenza dell'assessore al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma, giunge a conclusione l'iter per l'affidamento della Riserva naturale orientata ''Isola Bella'' al Cut Gana, il 'Centro tutela e gestione degli ambienti naturali e degli agrosistemi' dell'Università di Catania"
Con questa secca nota -diffusa nella giornata di ieri - la Regione Sicilia annuncia il passaggio di uno dei gioielli naturalistici e storici della provincia di Messina ad un ente gestore della vicina provincia etnea.
La lunga e strisciante contesa fra Messina e Catania per il controllo amministrativo del distretto turistico Taormina -Etna registra dunque un nuovo punto a favore della città del governatore Lombardo.
Stando al verbale della seduta della commissione svolta il nove marzo scorso, in cui è stata presa l'importante decisione, nessun deputato presente ha chiesto la parola per esprimere un parere negativo né tanto meno si sono registrati voti contrari. Eppure della commissione medesima fanno parte i messinesi Peppino Buzzanca e Franco Rinaldi.
“ E' così- si chiede il coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Salvatore Chiofalo- che i due autorevoli esponenti della deputazione messinese all'ARS intendono difendere il patrimonio culturale e turistico della nostra provincia?”. “ Per quale motivo -prosegue Chiofalo- quando la convenzione fra la Regione e Palazzo dei Leoni per la gestione della riserva naturale venne a scadere , il 31 dicembre del 2009, nessuno mosse un dito per rinnovarla o, comunque, per coinvolgere l'Università di Messina o altri soggetti che operano nel nostro territorio? “
“ Alla città di Messina -conclude l'esponente provinciale di SEL- non mancano certo competenze e risorse umane per amministrare al meglio il proprio patrimonio artistico e naturale. La sua classe dirigente- invece di promuoverle e valorizzarle- assiste immobile all'ennesimo scippo, ancora una volta mostrando subalternità verso decisioni prese altrove. Come quando contribuisce al perpetuarsi dell'ipnosi collettiva chiamata Ponte sullo Stretto, mentre complessivamente a danno di città e provincia avanza il deserto: marginalità e povertà".
Nessun commento:
Posta un commento