L'improvvisa ribellione di popoli, che sta sconvolgendo gli assetti socio-politici nell'intera fascia mediterranea dell'Africa Settentrionale, pur sperando che possa aprire la strada verso la democrazia, rischia tuttavia di abbattersi con gravi conseguenze in Italia e, particolarmente, nella nostra Isola.
Un tale pericolo, annunciato già dall'improvviso rinnovarsi di sbarchi d'immigrati, ha praticamente trovato impreparate le istituzioni ministeriali, che fino alla vigilia delle prime sommosse a tutto credevano di dover pensare tranne che ad eventualità così scabrose : confortate com'erano dalla cecità dei servizi segreti, che nulla di anomalo erano stati in grado di percepire sull'altra sponda del Mediterraneo.
Da qui l'inevitabile instaurarsi di incertezze e confusione nel momento di doversi organizzare per affrontare quanto d'inatteso sta adesso accadendo. Almeno per dare una prima sistemazione all'afflusso di gente stremata, come questa che ha cominciato ad affollare l'isola di Pantelleria.
Ad alzare la prima polvere confusionaria è stata l'imponderata proposta di utilizzare il villaggio "Residence degli aranci" di Mineo (Catania)- che ospitava i soldati Usa - destinandolo a famiglie d'immigrati, in maniera da lasciare spazio per la collocazione provvisoria dei nuovi arrivati.
"L’ho anche scritto al ministro Maroni - aggiunge Lombardo - come si può pensare di portare 5 o 6 mila persone a Mineo, in un’area che è la più depressa sotto il profilo economico-sociale e dove i livelli di disoccupazione sono i più alti e quelli di reddito i più bassi? 5 o 6 mila persone portate lì che non possono certo essere sorvegliate a vista dai militari, anche perché non sono delinquenti, in un posto dove vivevano 1400 americani. Grandi condizioni di disagio, ammassamento di persone, ricerca di una integrazione che il territorio non offre".
"Io sono per l’accoglienza e la solidarietà. Accogliere vuol dire che non bisogna sicuramente sparargli addosso come qualcuno ha ipotizzato. Però sistemiamoli in un territorio e in un ambiente nel quale ci sono opportunità di lavoro come la Lombardia o il Veneto. E’ assurdo metterli in Sicilia. Si può avere qualunque tipo di concezione razzistica contro la Sicilia, ma qui di sicuro tutto si può fare tranne che la integrazione in un tessuto lavorativo, economico e sociale tra i più deboli del nostro paese".
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