Ogni tanto mi tocca scrivere dell'amico Peppino Buzzanca; e lo faccio volentieri quando m'accorgo che si tratta di sue inziative o dichiarazioni eclatanti.
Lui che tanto ha lottato per mantenere il doppio incarico politico (Regione-Comune) adesso arriva al punto di rischiare il cedimento della sua tenace presa di posizione minacciando di dimettersi da sindaco di Messina, per ragioni...ecologiche.
«Se il presidente della Regione Raffaele Lombardo farà la discarica di Pace, come è nel suo potere fare - ha dichiarato l'altro ieri Buzzanca - non esiterò a rimettere il mio mandato di sindaco»
«C’è - spiega il sindaco di Messina - un commissario straordinario per i rifiuti, in Sicilia, che è il presidente Lombardo. E non è stato ancora prodotto un solo atto sulla riforma dei rifiuti. Senza pianificazione, come posso avallare la scelta di realizzare una discarica nel nostro territorio? Anche se con la differenziata dovessimo arrivare al 100 per cento, non abbiamo impianti, non abbiamo termovalorizzatori. E Messina rischierebbe di diventare la spazzatura della Sicilia. La discarica, se vuole, Lombardo la può fare anche domani. Ma in questo caso mi dimetterei subito da sindaco, perché sarebbe stata avallata una volontà politica, quella espressa dal consiglio comunale, diversa dalla mia».
La reazione di Peppino Buzzanca non è stata accolta seriamente da tutti.
La rete Rifiuti Zero, in un comunicato emesso oggi, a tale proposito ha qualcosa da dire per rimarcare almeno una contraddizione nel comportamento di Buzzanca, che non è quella da me sottolineata all'inizio di questo post.
"La situazione della gestione dei rifiuti a Messina - si legge nel documento - sta velocemente precipitando verso l’incubo. L’on. Buzzanca minaccia le dimissioni da sindaco se la regione insiste nel chiedere la realizzazione della discarica di Pace. Però il sindaco si dimentica che solo l’anno scorso, in piena sintonia con l’amministratore di Messinambiente Dalmazio, aveva fatto l’impossibile per ottenere dalla regione la V.I.A. per la discarica nel greto del torrente Pace. E sotto la discarica mai bonificata di Portella Arena.
L’idea del sindaco è, evidentemente, suggerita dalla politica del governo nazionale e della Protezione Civile di puntare sulla costruzione di due megainceneritori per affrontare l’emergenza siciliana. Ma per la costruzione di questi impianti – che NON sono la soluzione del problema della smaltimento dei rifiuti, secondo la Rete Rifiuti Zero – ci vogliono almeno 4 anni. Quindi delle due l’una: o non c’è l’emergenza rifiuti in Sicilia (e pertanto la Protezione Civile non dovrebbe occuparsene) o se c’è la munnizza ci seppellirà ben prima della realizzazione degli inceneritori. Oppure ancora c’è chi pensa di lucrare costruendo impianti ipertecnologici, bruciando rifiuti a 150-180 euro a tonnellata (più del conferimento in discarica) ed incassando gli incentivi CIP6 (aboliti dovunque ma non in Sicilia e Campania), contando sulla debolezza e sulla arrendevolezza della politica siciliana.
I messinesi farebbero dunque bene a svegliarsi dal loro torpore, se non vorranno convivere con lo schifo dei cumuli di immondizia davanti al portone di casa. Rete Rifiuti Zero Messina invita, dunque, tutti i suoi soci ed i cittadini interessati all’assemblea provinciale, che si terrà Venerdì 3 Dicembre p.v. alle 17, nel saloncino della CGIL in via Peculio Frumentario, Messina. Sarà fatto un bilancio dell’attività dei pochi mesi di vita dell’associazione si pianificherà il programma per il 2011. Questo prevede la divulgazione della strategia rifiuti zero, mediante la quale si può limitare o addirittura evitare del tutto il ricorso a inceneritori e discariche, con MISURE CONCRETE, VELOCI E DI FACILISSIMA REALIZZAZIONE. Su questi temi Rete Rifiuti Zero intende avviare un confronto costruttivo con le amministrazioni comunali di tutta la provincia, ed intende collaborare con esse per la formulazione dei piani comunali, previsti dalla recente legge regionale sui rifiuti e che vede a tutt’oggi i comuni inadempienti. Si discuteranno anche proposte per la realizzazione di swap centers e di gruppi per la formazione scolastica.
In conclusione ricordiamo una frase di Albert Einstein: “I problemi non si possono risolvere con gli stessi schemi mentali che li hanno generati”.
Beniamino Ginatempo (Pres. Rete Rifiuti Zero Messina)
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