QUESTO IL PARERE UNANIME DEGLI ESPERTI ESPRESSO NEL CORSO D'UN CONVEGNO CITTADINO ALLA PRESENZA DI POCHI....CITTADINI
Si è svolto, presso l'auditorium "San Vito", l'annunciato convegno cittadino, nel corso del quale un gruppo d'esperti, su interessamento del Comune e del Comitato per l'aeroporto del Mela, s'è assunto il compito di dimostrare l'opportunità della realizzazione di una struttura aeroportuale nella nostra zona e le strategie che tale eventualità farebbe adottare per un reale sviluppo socio-economico nell'intera provincia di Messina.
L'argomento, anche se non nuovo - visto che se ne parla da anni e fino a due anni fa s'è presentato come fattibile nella piana di Milazzo e Barcellona - rimane ancora interessante: eppure stasera la presenza del pubblico è risultata inferiore ad ogni attesa, probabilmente perchè se ne sarà finora discusso troppo senza nulla concludere
Introdotti dal rappresentante del Comitato, pilota Gaetano Recupero e dal saluto del sindaco, Candeloro Nania, dopo la presentazione di un video mirato a specificare una serie di dati confortanti la necessità di un aeroporto in provincia di Messina, si sono divisi il compito di relazionare:
il professore Giuseppe Vermiglio, che in maniera dettagliata ha posto in risalto il rischio dell'isolamento del sud Europa dalla rete di comunicazioni e trasporti, sia a causa di una politica finora svolta a favore del movimento transalpino, sia per il permanere della carenza infrastrutturale nell'area meridionale;
l'ingegnere Carmelo Di Bartola, che nella sua qualità di consulente tecnico, con l'ausilio di dati tecnici e della proiezione di numerosi fotogrammi, ha posto a confronto tre eventuali siti tra cui individuarne uno per la realizzazione di un aeroporto in provincia, per poi dimostrare l'opportunità di scegliere quello compreso tra Barcellona e Milazzo, nella convinzione che non osterebbe a ciò la vicinanza di complessi industriali (Enel, Raffineria) e dell'abitato cittadino;
l'architetto Francesca Moraci che, nella sua qualità di direttrice del dipartimento di scienze ambientali e territoriali, ha specificamente riferito le risultanze di un suo studio sugli effetti ambientali implicati dalla presenza di un nuovo aeroporto ubicato nella pianura di Milazzo e Barcellona.
Sulle attività di volo, in rapporto alla realtà ambientale dei due centri di Milazzo e Barcellona, s'è soffermato successivamennte l'ex direttore del CIGAMI, generale Giacomo Capizzi;
mentre il col. Domenico Catania, facendo il parallelo tra un'organizzazione civile, qual è quella dell'aeroporto da costruire, e una militare, di cui egli fa parte nella qualità di capo ufficio gestione risorse umane del comando Squadra Aerea dell'Aeronautica Militare, ha prospettato quali dovrebbero essere le risorse umane per il corretto funzionamento d'una struttura civile.
FRANCESCO CILONA
L'argomento, anche se non nuovo - visto che se ne parla da anni e fino a due anni fa s'è presentato come fattibile nella piana di Milazzo e Barcellona - rimane ancora interessante: eppure stasera la presenza del pubblico è risultata inferiore ad ogni attesa, probabilmente perchè se ne sarà finora discusso troppo senza nulla concludere
Introdotti dal rappresentante del Comitato, pilota Gaetano Recupero e dal saluto del sindaco, Candeloro Nania, dopo la presentazione di un video mirato a specificare una serie di dati confortanti la necessità di un aeroporto in provincia di Messina, si sono divisi il compito di relazionare:
il professore Giuseppe Vermiglio, che in maniera dettagliata ha posto in risalto il rischio dell'isolamento del sud Europa dalla rete di comunicazioni e trasporti, sia a causa di una politica finora svolta a favore del movimento transalpino, sia per il permanere della carenza infrastrutturale nell'area meridionale;
l'ingegnere Carmelo Di Bartola, che nella sua qualità di consulente tecnico, con l'ausilio di dati tecnici e della proiezione di numerosi fotogrammi, ha posto a confronto tre eventuali siti tra cui individuarne uno per la realizzazione di un aeroporto in provincia, per poi dimostrare l'opportunità di scegliere quello compreso tra Barcellona e Milazzo, nella convinzione che non osterebbe a ciò la vicinanza di complessi industriali (Enel, Raffineria) e dell'abitato cittadino;
l'architetto Francesca Moraci che, nella sua qualità di direttrice del dipartimento di scienze ambientali e territoriali, ha specificamente riferito le risultanze di un suo studio sugli effetti ambientali implicati dalla presenza di un nuovo aeroporto ubicato nella pianura di Milazzo e Barcellona.
Sulle attività di volo, in rapporto alla realtà ambientale dei due centri di Milazzo e Barcellona, s'è soffermato successivamennte l'ex direttore del CIGAMI, generale Giacomo Capizzi;
mentre il col. Domenico Catania, facendo il parallelo tra un'organizzazione civile, qual è quella dell'aeroporto da costruire, e una militare, di cui egli fa parte nella qualità di capo ufficio gestione risorse umane del comando Squadra Aerea dell'Aeronautica Militare, ha prospettato quali dovrebbero essere le risorse umane per il corretto funzionamento d'una struttura civile.
FRANCESCO CILONA
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