La politica spendacciona del passato governo regionale, che ha messo in crisi oltretutto il settore sanità, malgrado il pesante prelievo del ticket sulle medicine, offre adesso prospettive ancor più nere di quelle temute, grazie agli ormai assicurati tagli sulle spese specifiche pianificati o in via di pianificazione da parte dell'assessorato competente, adesso affidato all'ex pm Massimo Russo.
Si tratta di drastiche riduzioni, sia per quanto concerne il funzionamento strutturale della sanità, sia per l'arrivo di nuovi balzelli sotto la veste di contriibuti del malato (tickets), sia per la puntualità dei servizi, ovviamente destinata ad allentare ulteriormente, malgrado l'esistente precarietà dela situazione. E qui il riferimento è alle lunghe liste d'attesa rese insopportabili anche per demerito della Regione che non ha saputo sfruttare opportunamente ben tredici milioni d'euro messi a disposizione dallo Stato, durante il governo Prodi, destinati appunto per l'intra moenia:visite specialistiche, esami, analisi, eccetera.
Il piano dei tagli dovrebbe servire a riequilibrare la spesa sanitaria in Sicilia, ponendola possibilmente a livello delle altre regioni: o per lo meno in condizione di evitare il minacciato commissariamento da parte dello Stato .
"Senza queste drastiche scelte - ha affermato il Governatore Raffaele Lombardo -
finiremmo in bancarotta". Ed è per evitare ciò che la Regione sarebbe orientata a chiedere un mutuo. Come se ciò non costituisse altro debito.
Si tratta di drastiche riduzioni, sia per quanto concerne il funzionamento strutturale della sanità, sia per l'arrivo di nuovi balzelli sotto la veste di contriibuti del malato (tickets), sia per la puntualità dei servizi, ovviamente destinata ad allentare ulteriormente, malgrado l'esistente precarietà dela situazione. E qui il riferimento è alle lunghe liste d'attesa rese insopportabili anche per demerito della Regione che non ha saputo sfruttare opportunamente ben tredici milioni d'euro messi a disposizione dallo Stato, durante il governo Prodi, destinati appunto per l'intra moenia:visite specialistiche, esami, analisi, eccetera.
Il piano dei tagli dovrebbe servire a riequilibrare la spesa sanitaria in Sicilia, ponendola possibilmente a livello delle altre regioni: o per lo meno in condizione di evitare il minacciato commissariamento da parte dello Stato .
"Senza queste drastiche scelte - ha affermato il Governatore Raffaele Lombardo -
finiremmo in bancarotta". Ed è per evitare ciò che la Regione sarebbe orientata a chiedere un mutuo. Come se ciò non costituisse altro debito.
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