FOTO: Il prof. Andrea Piraino, segretario generale ANCISICILA
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L’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, avrebbe già sottoscritto ed inoltrato al Ministero della Salute il documento di ripianamento contenente la mappa dei tagli da apportare alla sanità siciliana: Lo riferisce il Giornale dei Comuni Siciliani, asserendo che il provvedimento prevede, oltre al taglio di 43 guardie mediche, quello di duemila posti letto in tutta l’Isola. La notizia viene accolta con sorpresa, dopo che l’assessore Russo aveva assicurato che, prima di procedere a prevedibili tagli, avrebbe esaminato attentamente carte e situazione; e per questo aveva iniziato un’escursione esplorativa presso alcune strutture sanitarie, a Catania, Messina e Taormina. Il segretario generale dell’AnciSicilia, prof. Andrea Piratino non ha potuto fare a meno di dichiarare che, così facendo “il governo Lombardo comincia male, mentre si era impegnato pubblicamente a procederedi concerto con i Comuni, per ripianare il debito della sanità, ora decide unilateralmente cancellando guardie mediche e posti letto senza un’approfondita analisi delle condizioni del territorio”."Non è questo il modo – continua Piraino – che può portare a una seria riforma della Sanità in Sicilia. Forse si potrà diminuire di qualche punto il debito ma sicuramente si peggiorerà il servizio per le comunità e i cittadini più disagiati”.
“E’ sempre utile aprire un tavolo di confronto - ha dichiarato inoltre il Dr. Salvatore Messana Vice Presidente AnciSicilia e Presidente di Federsanità Sicilia - affinchè il piano di riforma della sanità siciliana vada nella direzione dell’efficienza e tenga in vita servizi utili ed efficaci soprattutto per i centri territorialmente più penalizzati”.
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