Stavolta parlerò di un'altra pianta nota e sovente usata in cucina: la carota che, oltre ad essere coltivata in orto, cresce anche allo stato selvaggio, nei prati, in luoghi incolti e persino tra i ruderi. Di essa sono usati la radice, di colore arancione, ed i semi.
La radice è commestibile ed ha parecchie proprietà curative, in quanto contiene diverse vitamine (A,B;C), sali minerali e zuccheri. I semi sono ricchi d'insulina vegetale. La sostanza produttrice della vitamina A è il carotene, che è utile per combattere gli stati anemici perchè contribuisce alla moltiplicazione dei globuli rossi. Il succo della carota è un astringente naturale indicatissimo per contrastare le diarree infantili. E' benefico anche per il funzionamento dei reni e e dell'apparato digerente. Si ottiene facendo cuocere alcune carote, che grattuggiate vanno spremute avvolte in un panno di cotone. In questo caso perde però la vitamina C , perchè distrutta dal calore. Il carotene contenuto nella radice è d'aiuto pure alla pelle e alla vista. Coi semi si possono preparare infusi che stimolano l'appetito e le funzioni digestive. Mangiare una carota cruda al giorno aiuta ad allontanare l'invecchiamento. Considerato che contiene zuccheri (glucosio e saccarosio) la radice è controindicata per chi soffre di diabete.
Fra' Galdino
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