by "Chiese di Barcellona Pozzo di Gotto" di Padre Carmelo Biondo
Toh, chi si rivede!
L’antica chiesa sconsacrata di San Vito, dopo tanti milioni spesi per salvarla dal degrado per essere successivamente lasciata di nuovo ad usurarsi in stato di abbandono, è tornata in visibilità: all’attenzione e alla cura dell’Amministrazione comunale e della Sovrintendenza ai beni culturali.
A giorni, nel Palazzo di Città, sarà aperta una gara d’appalto per completamento dei lavori di ripristino dell’edificio, ristrutturazione di sue parti accessorie e rinnovo dell’impianto elettrico. Altri lavori, per il restauro e la salvaguardia di decorazioni, altari ed altri pezzi di valore artistico-artigianale, saranno eseguiti a cura della Sovrintendenza di Messina, che già anni or sono intervenne per rinnovare la copertura dell’ex chiesa, trasformata in auditorium, prima di essere chiusa perché pericolante.
La chiesa di San Vito, soprattutto per gli abitanti di Pozzo di Gotto, ha sempre rivestito un’importanza particolare, ed è stata in più di un’occasione motivo di rammarico: una prima volta, quando le fu tolta la prerogativa di sede dell’Arcipretura, poi quando, a causa del suo degrado, le fu tolto il Santo Patrono che venne trasferito nella vicina Chiesa di Santa Maria Assunta, successivamente quando fu sconsacrata e ceduta al Comune, per essere adibita ad auditorium, in fine quando la stessa struttura “laica” venne chiusa e quasi abbandonata all’usura del tempo ed al degrado.
La Chiesa di san Vito, come si evince dagli studi del compianto Padre Carmelo Biondo, ha avuto origini antiche e, secondo un manoscritto rinvenuto nell’archivio parrocchiale, sarebbe stata inizialmente Chiesa Greco-ortodossa.
La statua di San Vito, che adesso dovrebbe essere collocata nella nuova Chiesa di S. Andrea e San Vito, è opera attribuita alla scuola del Gagini.
FRA’ GALDINO
L’antica chiesa sconsacrata di San Vito, dopo tanti milioni spesi per salvarla dal degrado per essere successivamente lasciata di nuovo ad usurarsi in stato di abbandono, è tornata in visibilità: all’attenzione e alla cura dell’Amministrazione comunale e della Sovrintendenza ai beni culturali.
A giorni, nel Palazzo di Città, sarà aperta una gara d’appalto per completamento dei lavori di ripristino dell’edificio, ristrutturazione di sue parti accessorie e rinnovo dell’impianto elettrico. Altri lavori, per il restauro e la salvaguardia di decorazioni, altari ed altri pezzi di valore artistico-artigianale, saranno eseguiti a cura della Sovrintendenza di Messina, che già anni or sono intervenne per rinnovare la copertura dell’ex chiesa, trasformata in auditorium, prima di essere chiusa perché pericolante.
La chiesa di San Vito, soprattutto per gli abitanti di Pozzo di Gotto, ha sempre rivestito un’importanza particolare, ed è stata in più di un’occasione motivo di rammarico: una prima volta, quando le fu tolta la prerogativa di sede dell’Arcipretura, poi quando, a causa del suo degrado, le fu tolto il Santo Patrono che venne trasferito nella vicina Chiesa di Santa Maria Assunta, successivamente quando fu sconsacrata e ceduta al Comune, per essere adibita ad auditorium, in fine quando la stessa struttura “laica” venne chiusa e quasi abbandonata all’usura del tempo ed al degrado.
La Chiesa di san Vito, come si evince dagli studi del compianto Padre Carmelo Biondo, ha avuto origini antiche e, secondo un manoscritto rinvenuto nell’archivio parrocchiale, sarebbe stata inizialmente Chiesa Greco-ortodossa.
La statua di San Vito, che adesso dovrebbe essere collocata nella nuova Chiesa di S. Andrea e San Vito, è opera attribuita alla scuola del Gagini.
FRA’ GALDINO
2 commenti:
a me colpisce sempre, ogni volta che ci passo davanti, il san vito ammonente sulla facciata di casa isgrò.
L'artista Isgrò è stato uno dei più strenui sostenitori della salvaguardia della Chiesa di San Vito. E' un caro amico, il quale è stato così affettuoso che, avendo io diffuso sul giornale la sua opinione, ha voluto dipingere un quadro simbolico sulla mia attività giornalistica, che mi ha donato e che tengo molto caro. Da qui gli invio un caro saluto. Ciao Iris.
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