ANGELO PINO |
Nei giorni scorsi l'amico Aurelio, commentando il post sul piano sanitario del "dimesso" commissario Poli, ha fatto notare la necessità di riportare nell'ospedale Cutroni Zodda la diviione di traumatologia.
A sostegno di ciò, ha così scritto:
"Tre giorni fa ho fatto le lastre a Barcellona e mi hanno spedito in consulenza a Milazzo per mettermi un mezzo gesso al polso dopo 4 ore di attesa, per poi paradosso tornare a Barcellona e chiudere la pratica.
Cosa costerebbe poter effettuare tutto a Barcellona? Non migliorerebbe il lavoro anche di Milazzo?"
Un ragionamento, questo, talmente lineare che basterebbe per fare riflettere sulle assurdità finora causate dalle direttive di Massimo Russo, a danno dei due ospedali di Milazzo e Barcellona, anche se l'assessore alla "salute" ha sempre sostenuto d'averlo fatto nel nome del risanamento finanziario nel settore della sanità.
Ho detto a danno dei due ospedali di Milazzo e Barcellona a ragion veduta, essendo ormai evidente che il miscuglio creato, tra tagli e passaggi incongrui di servizi, divisioni, posti letto e quant'altro, ha già creato seri vuoti nel Cutroni Zodda e conseguenti ingolfamenti nel Fogliani, con danni alla salute e inutile crescita di spesa.
Sono, queste, le ragioni che, durante in incontro coi capigruppo del Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, il presidente del Consesso Cittadino Angelo Pino non può non avere sottolineato, nel prendere atto "dell’ulteriore depotenziamento dell’ospedale Cutroni Zodda, effettuato in netta contraddizione con la tanto decantata divisione tra polo medico a Barcellona e polo chirurgico a Milazzo"
"Ci troviamo - ha fatto notare il dott. Pino - davanti alla soppressione del reparto di Medicina Generale nel presidio della città del Longano, oltre all’impoverimento dell’area dell’emergenza-urgenza, con la chiusura di Chirurgia e l’accorpamento in un unico reparto di Pronto Soccorso diviso sui due presidi. Per questo abbiamo contattato il nuovo direttore generale, che si è dichiarato pronto ad avviare un dialogo con i rappresentati del territorio, al fine di trovare un soluzione condivisa”.
Il problema, ulteriormente mosso dal nuovo Consiglio Comunale, è ormai antico e tuttavia attualissimo, e va affrontato con tutta la grinta possibile, se non ora che entriamo nell'ovattato periodo delle ferie agostane, subito dopo questa parentesi estiva, anche se non mancheranno altre remore dovute alla caduta"dell' impero Lombardo".
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