In un comunicato, emesso ieri, la Fp/CGIL settore igiene ambientale e la Camera del lavoro zonale di Barcellona P.G. esprimono profonda preoccupazione sulla tenuta del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei trentotto comuni ricompresi nell’ATO Me -2- e soprattutto nei medi centri dove cumoli di immondizie e di rifiuti di ogni genere abbandonati offendono il decoro urbano, causano puzza nauseabonda e generano gravi problemi alla vivibilità ambientale.
"Il
piano industriale dell’Azienda DUSTY che gestisce il servizio dallo scorso mese
di Novembre ad oggi - secondo la nota sindacale firmata da Carmelo
Pino Segretario Prov.le Fp/CGIL - Salvatore Chiofalo CGIL Barcellona - lascia a desiderare".
Secondo quanto riferito nel comunicato "non
è stato completato l’organico Aziendale previsto in 260 unità e le assunzioni
di lavoratori a tempo determinato dei giorni scorsi (circa 35 unità) non è
sufficiente per completare il numero degli operatori ecologici previsto e cosa altrettanto grave, in barba alla
normativa contrattuale e di Legge circa
le nuove assunzioni, in buona parte, non
riguardano i sessanta lavoratori già
impegnati, a tempo determinato, negli anni nel sistema ATO che avrebbero la
precedenza".
Gli scriventi si dicono "altrettanto critici sulle scelte Aziendali
e sull’utilizzo delleMaestranze che spesso vengono sballottate a
prestare servizio in località molto distanti dalla residenza con spese di
trasporto inutili a carico dei
dipendenti . La Dusty è, altresì, inadempiente circa la corresponsione dei
salari ai dipendenti che avanzano
Gennaio, Febbraio e Marzo 2012, con l’eccezione delle Maestranze impegnate nei
Comuni di Milazzo Barcellona e qualche altro Comune".
Intanto annunciano che "giorno
20 P.V. sulle tematiche esposte ci sarà l’incontro, richiesto dal Sindacato
mesi orsono e più volte rinviato su richiesta della Dusty, all’U.P.L.M.O. di Messina.
Anche
in quella sede il Sindacato chiederà alla Direzione Aziendale della Dusty il
rispetto degli impegni contrattuali e di contratto nell’interesse dei cittadini
che hanno il sacrosanto diritto di
vivere in ambienti sani, liberi dalle immondizie e dai cattivi odori e
che oltretutto pagano il tributo ed anche nell’interesse delle Maestranze che da anni
speranzosi attendono un lavoro duraturo".
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