Troppi suicidi, nei primi tre mesi di questo duemiladodici: e in grandissima parte per la disperazione di non potercela fare più economicamente.
Qualcuno ha stilato la sottostante classifica, dalla quale s'evince che il triste fenomeno non ha toccato le caste dominanti, quali quelle dei politici e dei banchieri.
"CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0
Grazie a voi governanti e affini, perchè continuate ad avere la coscienza pulita, anzi direi CASTA."
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0
Grazie a voi governanti e affini, perchè continuate ad avere la coscienza pulita, anzi direi CASTA."
papurello gualtiero
Postato il 4 Aprile 2012 alle 18:37" <CLICCA
Ciò che sta avvenendo è il segno che l'Italia è ormai in preda allo sconforto, perché si sta tentando di passare nel tritacarne la sua gente: quella per intenderci che vorrebbe vivere di lavoro - come Costituzione vorrebbe - e invece è costretta a morire per mancanza di lavoro.
Di Pietro, in Parlamento, ha osato porre sulla coscienza del primo ministro il crescendo dei suicidi e, per questo, è stato criticato e accusato di populismo, da chi del popolo non sa che farsene.
Può darsi che l'ex nagistrato non abbia centrato in pieno, puntando il dito su uno solo, perché come ha suggerito qualcuno, quell'uno sarebbe una figura nelle mani di altri.
Il fatto è però che al degrado di una nazione, dove il dieci per cento continua ad arricchirsi mentre il restante novanta vede mancarsi il terreno sotto i piedi, si aggiunge l'insensibilità di chi, per ritenersi con la coscienza a posto, rammenta che anche in Inghilterra la gente si toglie la vita.
1 commento:
Un fisco troppo pesante. Ma anche troppo sospettoso. Il fisco italiano - spiega la magistratura contabile in audizione alla Camera - pesa troppo su chi ha sempre pagato, cioè i contribuenti fedeli. Con una pressione complessiva che si avvia al 45%.
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