domenica 1 aprile 2012

A BARCELLONA C'E' CHI TEME IL RINVIO DELLE ELEZIONI

SI VENTILA CHE VENGA SCIOLTO ANZITEMPO IL CONSIGLIO  COMUNALE

 Mentre a Barcellona, quasi dimentichi che solo qualche mese fa s'è abbattuto il dramma dell'alluvione con gravissimi danni rimasti finora incompresi, ci si rammarica perché non s'è dovuto inaugurare il nuovo teatro senza poterlo... utilizzare;
 mentre i rifiuti urbani, nonostante le promesse di sgombero, restano sui marciapiedi della città, soprattutto in periferia;
mentre c'è chi comincia ad esporre vistosi manifesti preelelettorali, convinto di potercela fare;
mentre nessuno sembra più accorgersi che la città riesce a sopravvivere senza la presenza di almeno un vigile urbano sulla strada,
un nuovo grosso rischio potrebbe incombere sulla città: che, cioè, in seguito a risultanze delle indagini effettuate negli uffici tecnici di Palazzo Longano, venga  commissariato il Comune e pertanto siano rinviate le elezioni a Barcellona.
Tale preoccupazione è sottolineata nella seguente nota che il consigliere comunale uscente Orazio Calamuneri (PD) ci ha fatto pervenire:
Si sta addensando sulla Città di Barcellona P.G. un’aria greve, densa di mesta amarezza e delusione. Si vocifera che il Consiglio Comunale sarà sciolto, pertanto non si voterà, naturalmente per la gioia di pochi, così tutto il livore di chi odia questa città troverà sfogo. Ma non si può mai dimenticare che mentre Barcellona P.G. era sotto una spessa coltre di fango (dal 22/11/2011) il 24/11/2011 un Ministro dell’attuale Governo firmava in tutta fretta, non un intervento a favore della popolazione Barcellonese rovinata dall’alluvione , ma una indagine (peraltro legittima), sul Comune di Barcellona P.G. per verificare eventuali infiltrazioni mafiose. E la popolazione pesantemente colpita dall’alluvione, ancora oggi non ha preso un euro. E la candidata a Sindaco “ Maria Teresa Collica” che pure lei era per sciogliere il Consiglio Comunale  vedi Conferenza Stampa del 20/01/2012 ore 11:00., ora non so più come la pensa, dal momento che per come si stavano mettendo le cose aveva la concreta possibilità di andare al ballottaggio e diventare Sindaco di Barcellona P.G. , davvero ora non so come la pensa. Io resto dell’idea che non si può punire un popolo impedendogli di esercitare un diritto democratico , quale è il voto. Se ci sono errori, paga chi li ha commessi, non il popolo. Anzi così si impedisce all’elettorato di punire chi ha male amministrato . I Commissari tanto reclamati dai “ forestieri” non hanno mai risolto i problemi di una città, specialmente una città in ginocchio come Barcellona P.G.. 
Voglio restare fiducioso che alla fine prevalga il buon senso e si voti.

I Barcellonesi non vogliono rinunciare a questo diritto.
                                                                                           Orazio Calamuneri

1 commento:

Pasquale Rosania ha detto...

Purtroppo è la legge, oltre alle lungaggini della burocrazia, a presentare l'eventualità del commissariamento a ridosso se non a dirittura dopo l'appuntamento elettorale. Come si legge nella lettera e intendo sottolineare, il procedimento è legittimo, e in ogni caso un eventuale esito "positivo" delle indagini con conseguente commissariamento, servirebbe a consentire una amministrazione migliore, ripulita di eventuali certificati condizionamenti. Nessuno auspica la sospensione del diritto di voto, soprattutto chi percepisce la possibilità di cominciare a liberare finalmente la città da questa cappa ormai asfissiante. Ma rimane il rischio che anche un voto radicalmente diverso dall'ultimo espresso non possa consentire un vero cambiamento se determinate storture dovessero essere profondamente radicate nel nostro Municipio. Dunque attendiamo il risultato. L'unico vero auspicio che posso esprimere è quello che i tempi siano ragionevolmente brevi in modo da non inibire il dibattito elettorale, col rischio addirittura di un'influenza sul voto. Barcellona ha bisogno di prospettive certe almeno a breve termine.
Pasquale Rosania

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