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Venerdì prossimo, Raffaele Lombardo, Massimo Russo e Francesco Poli, ( il trio accusato d'avere finora mostrato scarso interessamento per la salvezza del "Cutroni-Zodda") verranno nella nostra città per inaugurare la sede del Presidio Territoriale d'Assistenza che, secondo la riforma sanitaria regionale, dovrebbe costituire un nuovo efficace modello per l’erogazione dei servizi sanitari nel distretto territoriale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nella nuova struttura, che dovrà servire un numero rilevante di utenti, sarà collocato un “punto di primo intervento”, che servirebbe a governare urgenze di basso o medio livello, evitando di intasare il pronto soccorso per problemi minori. Quelli per intenderci indicati col codice bianco.
Secondo quanto ha altre volte dichiarato l'assessore regionale alla salute, l’istituzione del Pta, insieme alla rimodulazione della rete ospedaliera, è la grande scommessa che la Regione ha fatto con la riforma del sistema sanitario e consentirà di esaltare le grandi professionalità presenti sul territorio regionale a cominciare dalla figura dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che avranno un ruolo fondamentale: sarà cioè un modello funzionale e moderno, in linea con i sistemi sanitari più evoluti.
Questo ha detto Russo altrove, quando i PTA del luogo sono stati inaugurati e avviati, ed è probabile che ce lo farà sentire anche venerdì prossimo.
Per realizzare questo presidio è stata ristrutturata e adattata buona parte dell'edificio di via San Vito adiacente al Cutroni Zodda, mediante la creazione di un grande salone di attesa, box e uffici, centro anagrafe sanitaria, ambulatori e quant'altro risulterà necessario per lo svolgimento di mansioni diagnostiche e curative. Come da tabella qui pubblicata.
Nella città del Longano, non tutti sembrano convinti dell'effettiva validità del ruolo di questa nuova struttura, che viene piuttosto considerata un escamotage per dare il definitivo colpo mortale all'adiacente ospedale Cutroni Zodda, ormai da tempo progressivamente spogliato delle sue prerogative, fino a diventare zerbino di altri ospedali: precipuamente dell'ospedale "Fogliani" di Milazzo, con notevole danno per la popolazione e sovraccarico per detto nosocomio.
Questa convinzione potrebbe dare esca a qualche azione di protesta, inscenata appunto in occasione della prossima manifestazione inaugurale.
Nella nuova struttura, che dovrà servire un numero rilevante di utenti, sarà collocato un “punto di primo intervento”, che servirebbe a governare urgenze di basso o medio livello, evitando di intasare il pronto soccorso per problemi minori. Quelli per intenderci indicati col codice bianco.
Secondo quanto ha altre volte dichiarato l'assessore regionale alla salute, l’istituzione del Pta, insieme alla rimodulazione della rete ospedaliera, è la grande scommessa che la Regione ha fatto con la riforma del sistema sanitario e consentirà di esaltare le grandi professionalità presenti sul territorio regionale a cominciare dalla figura dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che avranno un ruolo fondamentale: sarà cioè un modello funzionale e moderno, in linea con i sistemi sanitari più evoluti.
Questo ha detto Russo altrove, quando i PTA del luogo sono stati inaugurati e avviati, ed è probabile che ce lo farà sentire anche venerdì prossimo.
Per realizzare questo presidio è stata ristrutturata e adattata buona parte dell'edificio di via San Vito adiacente al Cutroni Zodda, mediante la creazione di un grande salone di attesa, box e uffici, centro anagrafe sanitaria, ambulatori e quant'altro risulterà necessario per lo svolgimento di mansioni diagnostiche e curative. Come da tabella qui pubblicata.
Nella città del Longano, non tutti sembrano convinti dell'effettiva validità del ruolo di questa nuova struttura, che viene piuttosto considerata un escamotage per dare il definitivo colpo mortale all'adiacente ospedale Cutroni Zodda, ormai da tempo progressivamente spogliato delle sue prerogative, fino a diventare zerbino di altri ospedali: precipuamente dell'ospedale "Fogliani" di Milazzo, con notevole danno per la popolazione e sovraccarico per detto nosocomio.
Questa convinzione potrebbe dare esca a qualche azione di protesta, inscenata appunto in occasione della prossima manifestazione inaugurale.
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