Il senatore Ignazio Marino (PD) che, dopo avere più volte visitato l'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona ed altri istituti del genere a capo di una commissione d'inchiesta, è riuscito a fare passare in Parlamento una disposizione di legge che prevede la chiusura degli OPG entro il 31 marzo del 2013, s'è detto amareggiato per il diffondersi di voci allarmanti che - a suo giudizio - mirano a gettare discredito sulla valdità della riforma.
"Sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari si dicono falsità che mirano irresponsabilmente a generare allarme pubblico.
Si vuole gettare discredito su questa riforma e ingannare i cittadini
affermando che saranno messi in libertà criminali e serial killer.
Al posto degli Opg sorgeranno veri ospedali da 30 o 40 posti letto, dotati di tutta l’attrezzatura per l’assistenza ai pazienti, con infermieri, medici, psichiatri. Non è stata sottovalutata affatto la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini, per cui all’esterno dei centri di cura la sorveglianza sarà assicurata dalla polizia penitenziaria. Basterebbe leggere la norma per rendersene conto.
Guarda il servizio del TG2 e quello del TG3.
Al posto degli Opg sorgeranno veri ospedali da 30 o 40 posti letto, dotati di tutta l’attrezzatura per l’assistenza ai pazienti, con infermieri, medici, psichiatri. Non è stata sottovalutata affatto la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini, per cui all’esterno dei centri di cura la sorveglianza sarà assicurata dalla polizia penitenziaria. Basterebbe leggere la norma per rendersene conto.
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Negli
attuali Opg, ci sono circa 1.400 persone di cui più di 900
riconosciute ancora pericolose per sé e per gli altri, che saranno
trasferite nelle nuove strutture. Altre 500 circa, invece, sono ritenute
non più socialmente pericolose e hanno il diritto di uscire. Dovranno essere dimesse e assistite sul territorio dai dipartimenti di salute mentale.
Parliamo di meno di venticinque persone, in media, per Regione. Non è una missione impossibile, ma se tale si dovesse rivelare per alcune Regioni, lo Stato interverrà, individuando una soluzione per ciascun paziente. Mi stupisco davvero che alcuni partiti politici stiano approfittando della condizione delicata e difficile di queste persone per qualche voto in più".
Parliamo di meno di venticinque persone, in media, per Regione. Non è una missione impossibile, ma se tale si dovesse rivelare per alcune Regioni, lo Stato interverrà, individuando una soluzione per ciascun paziente. Mi stupisco davvero che alcuni partiti politici stiano approfittando della condizione delicata e difficile di queste persone per qualche voto in più".
Il senatore Marino ( al quale non si può non riconoscere il merito d'avere preso a cuore la gravità delle condizioni in cui rimangono relegati molti esseri umani, sicuramente non colpevoli d'essere ammalati mentali) nel sottolineare che saranno le nuove strutture, esternamente protette dalla sorveglianza della polizia penitenziaria, a garantire la sicurezza dei cittadini, fa presente che ognuna di esse ospiterà non più di quaranta pazienti.
Un numero, questo, che se lo facciamo divisore di 1400 - numero complessivo dei posti letto necessari - avremo per risultato 35.
Che sarebbe la quantità di nuove strutture necessarie - veri ospedali - per il ricovero di tutti.
E, questo, è un calcolo benevolo, in quanto basato sull'ipotesi di strutture con 40 e non con 30 posti letto.
Come e quando si provvederà a creare tali strutture?
Con la politica della cinghia operata da Monti?
E nel giro di un anno?
Se questa non è utopia, vuol dire che in Italia non esiste nessuna crisi....
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