Quando, un giorno, passando davanti a un botteghino del Lotto, sentii dire ad un amico che era con me :"Vedi, qui dentro si paga la tassa dei coglioni", mi misi a ridere perchè capii che quella colorita espressione dipingeva esattamente la figura dei giocatori d'azzardo che credono di potere superare le proprie diffcoltà finanziarie ricorrendo al gratta e vinci e/o a tutti gli altri giochi e lotterie di Stato
Solo un "babbione" ovvero "coglione" può essere talmente sprovveduto da cimentarsi con un tale ingordo avversario.
Il quale è talmente insaziabile da imporre persino, come sta facendo dal 1 gennaio 2012, un'ulteriore tassa sulla tassa dei coglioni.
Sì, proprio così: ed eccone la prova, annunziata dai media:
"Con l’arrivo del nuovo anno, ieri è arrivata puntualmente con gli
auguri anche una nuova tassa sulle vincite alle lotterie che non farà
granché piacere al mondo vastissimo degli amanti del Superenalotto, del
Lotto e del Gratta e Vinci. Si tratta della tassazione del 6% sulle
vincite e i giochi al di sopra dei 500 euro. La tassa viene applicata
alle riscossioni a partire dall’1 gennaio, il che implica che ha effetti
retroattivi anche sulle vincite antecedenti la sua entrata in vigore,
ma non ancora riscosse.
L’aliquota del 6% applicata ai giochi e alle scommesse consentirà
allo Stato di ottenere un gettito aggiuntivo di un miliardo all’anno,
che diventa 1,5 miliardi, se si aggiungono gli altri 500 milioni di
introiti previsti dall’aumento dei tabacchi, alla voce Monopoli di Stato".
2 commenti:
io preferisco chiamarla "Tassa sui sogni".
Ed io ci aggiungerei ..."ad occhi aperti e mani vuote".;)
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