Ho una brutta sensazione: che, nonostante tutte le proteste e tutte le lettere di raccomandazione o di supplica, nei confronti di questa città, sia calato il gelido sipario dell'indifferenza.
E potremo - come già abbiamo fatto insistentemente - continuare a reclamare il rispetto di diritti inviolabili, senza che nessuno, nemmeno chi ha avuto i voti a palate da questa popolazione, sappia o voglia tenerne conto.
Di Barcellona Pozzo di Gotto, purtroppo, se si deve o si vuole parlare male, possiamo star certi che lo si farà con gran clamore e plauso da chi prova piacere ad etichettare questa città come malavitosa.
Anche coloro che sostengono di volere bene a questa terra, spesso insistono sul tasto nero, dimenticando però che esistono quelli bianchi, e che in realtà sono essi i tasti prevalenti.
La grandissima, generosa prestazione dei giovani che con pale e badili hanno liberato dal fango strade, vicoli e cantinati, rischia di vanificarsi se non si smetterà d'infangare Barcellona con il putrido limo della mafiosità.
Fango che, se simbolicamente può essere spalato dalle braccia dei giovani, tocca in realtà alla Legge individuare e togliere.
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