RAPPRESENTANTI DELLA PROVINCIA, DI 17 COMUNI, D'ASSOCIAZIONI, COMITATI, SINDACATI, SEMPLICI CITTADINI CHIEDONO URGENTI INTERVENTI RISOLUTORI
Finalmente, dopo una lunga gestazione, ritenuta necessaria per convogliare il più possibile l'adesione alla protesta, il “Coordinamento 22.11.11” ha approvato e inviato alle autorità competenti - presidenti del consiglio e della Regione, Protezione civile regionale e p.c presidente dela Repubblivca - un documento in cui si sollecitano i necessari interventi per sanare la grave condizione venutasi a creare nel territorio messinese dopo l'alluvione del 22 novembre.
Il documento in premesa sottolinea che il 22.11.11, la tragica alluvione ha coinvolto le popolazioni di
ventiquattro comuni della Provincia di Messina; con perdite umane e patrimoniali ;danni a beni pubblici (scuole e municipi strade di collegamento e ponti) e privati;danni sommariamente valutati dagli organi competenti, ammontano a euro 200.000.000,00 circa; ma che, a tutt'oggi, il Governo Nazionale ed il Governo Regionale non hanno ancora esplicitato in maniera concreta, chiara e condivisa quali vie in tempi brevi sarà possibile intraprendere per dare risposte alle popolazioni messe in ginocchio dall'evento e
ripristinare, per quanto possibile, l'ordinaria vita civile a cui aspirano i singoli, le famiglie colpite e le imprese danneggiate.
Aggiunge che le interlocuzioni istituzionali tra Stato e Regione Siciliana hanno, finora riproposto le rituali ed ineffcaci diatribe sulle rispettive attribuzioni di responsabilità, per cui non si sono esercitati i competenti poteri atti ad organizzare i tavoli tecnici per la ricerca delle necessarie soluzioni.
Nonostante le relazioni tecniche siano già state inviate dal Genio Civile, ad oggi manca un chiaro
cronoprogramma degli interventi risolutori.
Anche se i singoli Comuni colpiti dall'evento hanno fatto di tutto per la ripresa dell'ordinaria attività, permane tuttavia lo stato di crisi a cui si dovrà dare una risposta seria e rigorosa sui fronti della ricostruzione edilizia per le famiglie, ed infrastrutturale per la ripresa economica e occupazionale delle imprese agricole, commerciali ed industriali.
Ciò detto, permane la necessità di sapere a quale soggetto istituzionale sia demandata la natura e la
portata del tipo di interventi risolutori, sul piano patrimoniale, tributario e fiscale; per i quali i Governi, nazionale e regionale, non possono demandare all'infnito le responsabilità, mentre i cittadini colpiti continuano a rimanere in uno stato di gravissimo disagio nell'attesa di capire e vedere tangibili segni di attenzione e vera solidarietà; Le popolazioni coinvolte reputando indifferibili gli interventi roichiesti preposti, al fine di scongiurare la ripetizione di eventi simili e ancora più dannosi; sottoscrivendo il documento,
CHIEDONO
a) risposte immediate sulla natura degli interventi che Stato e Regione Siciliana, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, stanno programmando con particolare riguardo all'emergenza casa per le famiglie rimaste senza un tetto;
b) che siano informati tutti i cittadini in ordine alle modalità da osservare in merito alla sospensione di tutti gli adempimenti fscali e tributari aventi scadenza successiva al 22 novembre 2011, l'eventuale disapplicazione per gli anni 2011 e 2012 degli studi di settore degli accertamenti basati sul redditometro, nonché l'esclusione dall'IRAP;
c) che si costituisca immediatamente un tavolo tecnico fra gli enti preposti per stabilire un cronoprogramma con le priorità strutturali ed infrastrutturali da ripristinare nell'ottica di un maggiore impegno nella cura e per la tutela del territorio e dell'ambiente.
I sottoscrittori del presente documento inoltre AVANZANO FORMALE APPELLO al Governo Nazionale e al Governo Regionale, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, di ttivarsi immediatamente a dare luogo e soddisfazioni alle presenti richieste.
Qualora non si dovesse ricevere alcun riscontro positivo, entro il 31/1/2012, alla presente istanza, DICHIARANO sin d'ora di azionare ogni forma di protesta fnalizzata al riconoscimento dei diritti sacrosanti per la ricostruzione di una ordinaria vita civile.
Massiccia l'adesione dei firmatari: rappresentanti della Provincia, di 17 Comuni, di associazioni, comitati e sindacati, e numerosi cittadini comuni.
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