Scrivevo l'altro giorno che la città alluvionata, nonostante le faticose giornate di spalamento e di quant'altro per liberarla dalla melma e dai detriti che l'hanno invasa, nonostante i diversi interventi di sgombero e di controllo nelle zone a rischio, rimane tuttora "in mezzo al guado".
E che guado!!!
La situazione resta tuttora di una tal gravità che solo chi la sta vivendo riesce a quantificare: si cerca di tendere alla normalità, ma si deve pure stare attenti a non farci tentare dal rischio di assuefarci a una condizione che resta ancora inguaiata dagli esiti di un evento che ci si augura non si ripeta.
Parlare di eccezionalità del fenomeno potrebbe diventare soltanto una scusante, se non si dovesse tenere conto dei vari effettivi fattori che sono stati concausa d'un vero e proprio disastro epocale.
Ed è per questo che si continua a operare su diversi settori, tutti mirati a mettere in sicurezza, sia la gente sia il territorio, con le sue strutture e la sua stessa natura idrogeologica.
Ma bastano forze e strumenti attualmente disponibili a far fronte ad una situazione che, man mano che si procede, diventa sempre più problematica, sempre più esigente di mezzi e di personale specializzato?
Bastano le braccia di volontari, quelle dei generosissimi giovani che - a questo punto - hanno da dedicare il loro tempo alla scuola o alle attività personali della loro vita?
Basta la generosa esperienza dei dipendenti ESA che finora si sono attivati coi macchinari dell'Ente, senza alcun salario?
Molto dicevo si sta facendo, ma troppo ancora resta da fare, mentre continua ad esserci la necessità dell'urgenza, imposta dalla permanenza di situazioni a rischio.
Ed è per questo che bisogna insistere colà dove "si puote" affinché le promesse fatte sotto una spinta emotiva diventino interventi solleciti. E soprattutto reali.
E che guado!!!
La situazione resta tuttora di una tal gravità che solo chi la sta vivendo riesce a quantificare: si cerca di tendere alla normalità, ma si deve pure stare attenti a non farci tentare dal rischio di assuefarci a una condizione che resta ancora inguaiata dagli esiti di un evento che ci si augura non si ripeta.
Parlare di eccezionalità del fenomeno potrebbe diventare soltanto una scusante, se non si dovesse tenere conto dei vari effettivi fattori che sono stati concausa d'un vero e proprio disastro epocale.
Ed è per questo che si continua a operare su diversi settori, tutti mirati a mettere in sicurezza, sia la gente sia il territorio, con le sue strutture e la sua stessa natura idrogeologica.
Ma bastano forze e strumenti attualmente disponibili a far fronte ad una situazione che, man mano che si procede, diventa sempre più problematica, sempre più esigente di mezzi e di personale specializzato?
Bastano le braccia di volontari, quelle dei generosissimi giovani che - a questo punto - hanno da dedicare il loro tempo alla scuola o alle attività personali della loro vita?
Basta la generosa esperienza dei dipendenti ESA che finora si sono attivati coi macchinari dell'Ente, senza alcun salario?
Molto dicevo si sta facendo, ma troppo ancora resta da fare, mentre continua ad esserci la necessità dell'urgenza, imposta dalla permanenza di situazioni a rischio.
Ed è per questo che bisogna insistere colà dove "si puote" affinché le promesse fatte sotto una spinta emotiva diventino interventi solleciti. E soprattutto reali.
2 commenti:
Quarantuno abitazioni sgombrate e trentacinque famiglie rimaste senza alloggio.Questi i dati più drammatici.Ma quante famiglie sono state colpite direttamente e indirettamente (azzardo un numero :trecento?) dall'alluvione? Quanti esercizi commerciali ,quante aziende? Vorremmo conoscere questi dati,è possibile? A parte l'ammontare dei danni,privati commerciali aziendali produttivi diretti e indiretti.Barcellona non ha una sala operativa(COC)con mappe tabelloni luminosi grafici connessioni on-line coi cittadini,le autorità superiori,e personale addestrato . Il coc dovrebbe avere questin dati aggiornati.La sala operativa deve essere usata tutti i giorni ordinari per pianificare le attività comunali giornaliere, e soprattutto in caso di emergenza. L’attivita del COC deve iniziare alle otto del mattino con un briefing alla presenza del sindaco/vice gli assessori i capi servizio,per illustrare la situzione meteo e le previsioni,le varie attività in corso ,le esigenze i problemi eccetera, in modo che ognuno sappia cosa fare e quali le priorità. Sindaco allestisca questo COC e lo lasci in buona eredità al suo successore.
franzsidoti
La mitica Fiat Palio di Franco Bisognano... che peccato,quanti ricordi!!!
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