Il panino a scuola si può portare, ma soltanto per essere consumato durante i dieci minuti di ricreazione e non per sostituire la refezione , quando - come avviene nelle scuole di Barcellona - il Comune non ha ancora provveduto all'attivazione della mensa scolastica.
E siccome, in questa città, è diventata una consuetudine non garantire alcuna puntualità nei servizi indispensabili, avviene che si possa leggere sul giornale che ai bambini di una scuola elementare è vietato, nei giorni in cui sono trattenuti per il tempo prolungato, sostituire con la colazione portata da casa il pranzo che si sarebbe dovuto garantire mediante il regolare avvio della mensa opportunamente organizzata.
Non sto qui a discettare se sia opportuno o meno polemizzare con la direttrice di quella scuola che avrebbe vietato il panino a refezione, e se sia giusta o meno la reazione dei genitori che - difronte al divieto - trattengono a casa i bambini dopo il primo turno, nei due giorni di tempo prolungato.
Mi basta soltanto soffermarmi un attimo su due punti: 1) per chiedermi a che pro optare per il tempo prolungato, quando ormai si sa da anni che praticarlo diventa un problema, a causa della mancanza di tutto per una ordinata puntuale refezione;
2) per chiedere stavolta al sindaco di questa città come mai non si riesce ad essere da sempre puntuali nel garantire gli indispensabili servizi che, se ritardati, creano scompiglio nella nostra comunità.
fra' Galdino
E siccome, in questa città, è diventata una consuetudine non garantire alcuna puntualità nei servizi indispensabili, avviene che si possa leggere sul giornale che ai bambini di una scuola elementare è vietato, nei giorni in cui sono trattenuti per il tempo prolungato, sostituire con la colazione portata da casa il pranzo che si sarebbe dovuto garantire mediante il regolare avvio della mensa opportunamente organizzata.
Non sto qui a discettare se sia opportuno o meno polemizzare con la direttrice di quella scuola che avrebbe vietato il panino a refezione, e se sia giusta o meno la reazione dei genitori che - difronte al divieto - trattengono a casa i bambini dopo il primo turno, nei due giorni di tempo prolungato.
Mi basta soltanto soffermarmi un attimo su due punti: 1) per chiedermi a che pro optare per il tempo prolungato, quando ormai si sa da anni che praticarlo diventa un problema, a causa della mancanza di tutto per una ordinata puntuale refezione;
2) per chiedere stavolta al sindaco di questa città come mai non si riesce ad essere da sempre puntuali nel garantire gli indispensabili servizi che, se ritardati, creano scompiglio nella nostra comunità.
fra' Galdino
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