La struttura, che sarà resa disponibile come centro ricreativo per attività sociali, su progetto approvato dall'Amministrazione Comunale quattro anni fa, è stata recuperata da un dismesso stabilimento per la produzione di latte pastorizzato, chiuso negli ultimi anni sessanta, dopo un'attività produttiva, affidata, nel 1958, ad una società per azioni, afferente ad un Consorzio intercomunale, tra Messina e Barcellona.
La notizia di tale imnaugurazione mi fa porre mente alla serie di ristrutturazioni operate in questa città, ad opera delle Amministrazioni rette da Candeloro Nania, facendomi ricordare il detto latino
Carmina non dant panem, che potrebbe essere semplice reminiscenza culturale.
E'probabile - come ho scritto tempo fa - che si tratti di freudiana sollecitazione, suscitata da ciò che avviene in questa città, da tempo trasformata in un cantiere di lavori pubblici, dove a prevalere sono stati e continuano ad essere quelli riguardanti la ristrutturazione di edifici dismessi, per scopi...socio-culturali.
Chiesa sconsacrata di San Vito, Villa Liberty di via Roma, magazzino dismesso del'ex scalo ferroviario, ex pescheria e mercato coperto di via Longo, ex centrale del latte di S.Antonio, vecchia stazione ferroviaria.
Una scorpacciata di fondi speciali, abilmente acquisiti, che in fondo male non fa, anche se carmina non dant panem.
Chiesa sconsacrata di San Vito, Villa Liberty di via Roma, magazzino dismesso del'ex scalo ferroviario, ex pescheria e mercato coperto di via Longo, ex centrale del latte di S.Antonio, vecchia stazione ferroviaria.
Una scorpacciata di fondi speciali, abilmente acquisiti, che in fondo male non fa, anche se carmina non dant panem.
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