Sarno(Uil) : "E' emergenza sanitaria per mancata profilassi"
"Se le autorità penitenziarie, sanitarie e politiche avessero avuto accortezza ed attenzione alle nostre pubbliche denunce sulla incompatibilità igienico-sanitaria del carcere di Messina, formulate dopo la nostra visita del 18 febbraio, oggi, forse, non dovremmo essere costretti a parlare di una preoccupante emergenza sanitaria sorta dopo che ad un detenuto 22enne della Costa d’Avorio , ricoverato presso il Policlinico Universitario di Messina, è stata diagnosticata una TBC conclamata”
E' la premessa di un comunicato in cui non usa mezzi termini il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, Eugenio SARNO, nel denunciare quello che il sindacato ritiene "un caso di mala sanità penitenziaria “
"Il detenuto - si legge nella nota - è stato assegnato a Messina nell’ottobre del 2010, proveniente dall’OPG di Barcellona P.G., per avvalersi delle cure al Centro Clinico dell’istituto penitenziario messinese, causa un tumore epatico. L’8 aprile scorso, ci riferiscono, era stato sottoposto, con esito negativo, al test della TBC. Ciò che ci preoccupa, e molto, è che nonostante la patologia sia stata diagnosticata da almeno tre giorni nessun intervento di profilassi – afferma il Segretario Generale della UIL Penitenziari - è stato eseguito nella struttura detentiva e nei confronti del personale e dei detenuti che sono stati, inconsapevolmente, a contatto con il detenuto affetto dalla tbc. Responsabilmente, invece, occorre intervenire con urgenza per scongiurare i rischi di contagio . Anche il personale di polizia penitenziaria, costretto a piantonare il detenuto nella struttura ospedaliera, è sovraesposto a tali rischi e dovrebbe essere maggiormente tutelato“
Si ricorda inoltre che:
"Lo scorso 18 febbraio Eugenio SARNO, con una delegazione della UIL PA Penitenziari, effettuò una visita al GAZZI, i cui esiti furono trasmessi dalla UIL Penitenziari,con note ufficiali , ai competenti livelli dell’Amministrazione Penitenziaria, al Procuratore Capo Lo Forte, al Prefetto Alecci , al Sindaco Buzzanca e al D.G. dell’ASL - 5 Giuffrida".
Ciò nonostante
“ Nessuno, evidentemente, ha approfondito quelle denunce, considerato che la situazione è restata immutata".
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