Dev'essere stato un miracolo, se ieri sera poco dopo le diciannove il sindaco di Barcellona, a causa di una telefonata da Palermo non è rimasto allibito.
Candeloro Nania, come d'altronde gli altri trentasette sindaci soci di ATO ME2, era in attesa della decisione del CdA della Serit-Sicilia, in merito alla richiesta di anticipazione di sei milioni per far fronte all'emergenza rifiuti, e si può dire che tutti già si sentivano in cassa il denaro, quando allo scadere del giorno stabilito per tale decisione, la risposta è venuta - fulmine a ciel sereno - nettamente contraria alla fiduciosa attesa.
Diniego assoluto e immotivato, quello della Serit, che fa precipitare ogni speranza di liberazione dalle condizioni infami in cui mezza provincia tirrenica è precipitata, a causa d'una dissennata politica ecologica territoriale.
Si sa che i carrozzoni ATO, da tempo allo sfascio, per legge regionale, a giorni, verranno sostituiti dalle cosiddette Srr, le quali pur ridotte numericamente rispetto alle precedenti società d'Ambito, restano ugualmente un enigma, specialmente se non si eviterà di affidarle ai soliti cocchieri.
Intanto l'ing. Salvatore Re - liquidatore di ATO ME 2 - anche se con grande rammarico, ha dovuto avvertire che l'Ato Me 2 in liquidazione, non è più in grado di prorogare come promesso ai sindaci e agli stessi lavoratori già licenziati, gli affidamenti diretti alle cinque imprese che attualmente svolgono il servizio.
Per cui da dopodomani nessuna ditta, in mancanza di fondi economici, si occuperà di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
A consolazione di ciò, l' ing. Salvatore Re oggi avrebbe informato dell'emergenza la Protezione civile regionale perché si faccia carico dello smaltimento e del trasporto in discarica dei rifiuti in tutti i 38 Comuni.
Non esiste altra possibilità di scelta, perché gli affidamenti alle imprese non si potranno fare e non si potranno espletare nemmeno la gare già bandite per il prossimo 8 giugno, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale della Regione.
Ovviamente la Protezione civile regionale, nel caso di suo intervento "accollerà ai singoli Comuni il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti".
Candeloro Nania, come d'altronde gli altri trentasette sindaci soci di ATO ME2, era in attesa della decisione del CdA della Serit-Sicilia, in merito alla richiesta di anticipazione di sei milioni per far fronte all'emergenza rifiuti, e si può dire che tutti già si sentivano in cassa il denaro, quando allo scadere del giorno stabilito per tale decisione, la risposta è venuta - fulmine a ciel sereno - nettamente contraria alla fiduciosa attesa.
Diniego assoluto e immotivato, quello della Serit, che fa precipitare ogni speranza di liberazione dalle condizioni infami in cui mezza provincia tirrenica è precipitata, a causa d'una dissennata politica ecologica territoriale.
Si sa che i carrozzoni ATO, da tempo allo sfascio, per legge regionale, a giorni, verranno sostituiti dalle cosiddette Srr, le quali pur ridotte numericamente rispetto alle precedenti società d'Ambito, restano ugualmente un enigma, specialmente se non si eviterà di affidarle ai soliti cocchieri.
Intanto l'ing. Salvatore Re - liquidatore di ATO ME 2 - anche se con grande rammarico, ha dovuto avvertire che l'Ato Me 2 in liquidazione, non è più in grado di prorogare come promesso ai sindaci e agli stessi lavoratori già licenziati, gli affidamenti diretti alle cinque imprese che attualmente svolgono il servizio.
Per cui da dopodomani nessuna ditta, in mancanza di fondi economici, si occuperà di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
A consolazione di ciò, l' ing. Salvatore Re oggi avrebbe informato dell'emergenza la Protezione civile regionale perché si faccia carico dello smaltimento e del trasporto in discarica dei rifiuti in tutti i 38 Comuni.
Non esiste altra possibilità di scelta, perché gli affidamenti alle imprese non si potranno fare e non si potranno espletare nemmeno la gare già bandite per il prossimo 8 giugno, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale della Regione.
Ovviamente la Protezione civile regionale, nel caso di suo intervento "accollerà ai singoli Comuni il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti".
6 commenti:
Finalmente siamo arrivati dove una persona con un poco di cervello da tempo pensava, solo quelle persone senza cervello non potevano pensare la fine. Perchè non andata a casa e cominciate a lavorare senza farvi mantenere da noi cittadini? Vergagnatevi, avete ridotto Barcellona un mundizzaio.
Ancora spazzatura e strade sporche, il miracolo non si è verificato questa città è costretta a vivere nella spazzatura. I disservizi aumentano le tasse pure e i risultati diminuiscono.
Sono molti i motivi per cui vergognarsi delle amministrazioni ma se parliamo della gestione rifiuti superiamo ogni limite visto che la maggior parte di loro è incapace di rispettare le normative in materia ambientale. VERGOGNA PROFONDA.
Si aggrava la crise rifiuti a Barcellona. Una situazione critica diventata ancora più grave se si considera le temperature ormai primaverile che rende più facile la proliferazione di ratti e insetti e il propagarsi di cattivi odori.
Amministratori di Barcellona vergognatevi!!!!!!!!!!!!!
Di tutto questo bisogna ringraziare anche il Sindaco Nania la sua amministrazione e Ato. Devono andare a casa. Dopo che piove si apre l'ombrello.
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