giovedì 27 gennaio 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO = BUONE PROSPETTIVE PER LIBERARE IL TRAFFICO CITTADINO DALL'ATTUALE STATO DI CAOS




Finalmente il cittadino è messo in grado di avere una visione confortante della prospettiva aperta dai lavori che si stanno eseguendo lungo il dismesso tracciato ferroviario che dal torrente Longano si estende verso i rioni di San Francesco da Paola e Sant'Antonino.
Merito di ciò spetta ad alcuni chiarimenti raccolti dal collega Saverio Vasta, durante un'intervista rilasciatagli, per la Gazzetta del Sud, dall' arch.Toni Raimondo che con l'arch. Enrico Costa, l'ing. Michelangelo Ingegneri e il geom. Calogero Campochiaro compone l'ufficio di direzione lavori diretto dall'arch. Valter Fabio Filippetti (Cooprogetti)" .
Secondo quanto scrive il collega Vasta, in base alle affermazioni di Raimondo, nell'esecuzione dei lavori , si sta «procedendo a buon ritmo: la ditta è impegnata con i suoi 40 operai contemporaneamente su più cantieri e sta lavorando bene».
Ma vediamo - spiega il giornalista - come procede l'intervento che interessa l'area più centrale. Qui i lavori sono a uno stato avanzato. I fabbricati della vecchia stazione, ammodernati e riqualificati per essere destinati a attività commerciali e a spazi di fruizione pubblica, e l'auditorium, saranno immersi in un parco a verde con alberature e rari tratti pavimentati, che confinerà a valle con il tracciato del nuovo asse urbano e si dilaterà fino al palazzo satellite interessando l'area dell'autoparco comunale. Il prospetto della vecchia stazione darà su una piazza interamente pavimentata con vista sulla via Roma, dove attualmente è allocato il Seme d'arancio. La scultura dell'artista barcellonese Emilio Isgrò sarà invece collocata entro la recinzione del parco, nell'area antistante l'auditorium, a confine con il parcheggio, la cui capienza originaria sarà salvaguardata. Ci sarà spazio per un ampio parco giochi per bambini e per un dog-park, mentre l'amministrazione sta accarezzando l'idea di un giardino zen progettato dall'artista giapponese Hidetoshi Nagasawa. C'è poi l'idea di una carrozza antica, già richiesta in dono dal sindaco Nania alle Ferrovie dello Stato, che andrebbe collocata in un tratto del vecchio tracciato ferroviario. Alle spalle dell'edificio della vecchia stazione l'area a verde sarà meno estesa per via della strada, di fatto già tracciata, che collegherà il ponte Longano con via Ugo Sant'Onofrio passando per il ponte su via Umberto I, in fase di costruzione. La strada, con due corsie per senso di marcia, spartitraffico centrale e marciapiede, ha una sezione di 15 metri e sarà affiancata da una pista ciclabile larga 2m. Una barriera antirumore e una siepe d'ulivi dovrebbero limitare gli effetti estetici e acustici del transito, certamente intenso, che si svilupperà a ridosso dell'area. L'edificio della vecchia stazione ospiterà al pian terreno sei attività commerciali con doppio affaccio sui due lati del parco. Ampi gli spazi a uso pubblico tra pian terreno e primo piano, con annesse terrazze, la cui destinazione non è stata ancora decisa. Un'idea interessante sarebbe quella di ospitare la biblioteca comunale. Già a maggio, intanto, potrebbe essere inaugurato il nuovo asse viario urbano. Nel quartiere di Sant'Antonino, che è il fulcro attorno cui si sviluppa il sistema di interventi, è già tracciata la nuova rete viaria che consentirà il collegamento diretto con l'area della nuova stazione ferroviaria e con l'A20. A beneficiarne saranno la piazza, in fase di ristrutturazione, il nuovo centro polifunzionale, il complesso residenziale per utenze deboli, il Santuario, che sarà dotato di sagrato e di un'oasi verde di preghiera, le scuole Foscolo e Ferrari e anche il futuro plesso unico del liceo scientifico che dovrebbe sorgere in proprio in quell'area".

Adesso staremo ad attendere per constatare se quanto è stato prospettato sarà corrrisposto dai risultati reali e se, in caso afffermativo, finalmente la città potrà avere quello sfogo circolatorio di cui ha tanto bisogno.

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