mercoledì 2 dicembre 2009
TORNA LA QUERELLE SULLE PENALIZZAZIONI INFERTE AL "CUTRONI -ZODDA" DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO
L'ospedale Cutroni Zodda resta sempre nell'occhio del ciclone.
E' ormai da anni che, anzicché completarne l'edificazione, si fa di tutto per smantellarlo nella funzione.
Abbiamo notato quanti e quali reparti essenziali sono stati già indeboliti o addirittura trasferiti altrove, nonostante le proteste e le promesse, risultate alla fine poco incisive.
Adesso, malgrado lo stillicidio devitalizzante degli anni passati, si aggiunge l'ancor più severa intenzione di ridurre a poco più che pronto soccorso un presidio nato per proteggere e ristabilire la salute in un comprensorio di centomila anime.
La recente presenza a Messina dell'assessore-magistrato alla Sanità, Massimo Russo, giunto nel nostro capoluogo di provincia per rassicurare gli allarmati operatori sanitari del luogo, non pare che abbia offerto grandi soperanze a chi, anche a Barcellona come a Messina, ormai da tempo esprime preoccupazione per i tagli all'ingrosso inferti nella nostra sanità locale.
Ma parliamo di Barcellona:
le prospettive, già offuscate dai precedenti interventi d'accorpamento ed "espulsione", diventano sempre più sconcertanti, nonostante rassicurazioni sul mantenimento del numero di posti letto, recentemente prospettate dal direttore generale dell'Asp dott. Giuffrida. E ciò perchè, all'ormai sicuro trasferimento a Milazzo del reparto di traumatologia, strappato al Cutroni Zodda nonostante la sua efficienza ed indispensabilità, si avrebbe in programma l'eliminazione di due unità sanitarie - nefrologia e cardiologia - in difetto perchè ritenute nate "spurie" e non "battezzate" dal competente assessorato regionale. Almeno così sembra che siano considerate a Palazzo d'Orleans.
Di fronte a tanta detrazione e tanto detrimento, che si cerca di mimetizzare con la ventilata prospettiva della istituzione nel "Cutroni-Zodda" di un più solido settore medico, non mancano le reazioni a livello politico, ma anch'esse, come già quelle registrate in precedenza, rischiano di fare un buco nell'acqua.
Comunque, visto che si vuole dimostrare che non si rimane inerti, le riferiamo.
Dopo l'ormai ripetuta e giusta lagnanza del rappresentante sanitario dellUdc, Paolo Calabrò, che da anni si batte auspicando miglioramenti ed esorcizzando tagli, da parte del Comune si ritenta la carta dell'esame della situazione, mediante l'iniziativa dei due massimi rappresentanti di Palazzo Longano, il sindaco Candeloro Nania e il presidente del Consiglio Francesco Crinò, che hanno deciso di aprire un dibattito sull'argomento "tagli", organizzando per domani alle ore 18,30 nell'aula preconsiliare un incontro con assessori, consiglieri comunali, operatori sanitari e rappresentanti sindacali.
Tale convocazione dovrebbe consentire di "vedere" che cosa si sta tramando a danno della salute pubblica, nel nostro territorio. Come se ciò non fosse già "lampante" e non lo si sia constatato nelle innumerevoili precedenti sedute di tal fatta.
francesco cilona
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