Una fila di tombe è andata distrutta ed altre rischiano di sprofondare, se non s'interverrà in tempo, prima che arrivi il maltempo :
Nel corso di una riunione convocata, ieri, dal presidente della Provincia Regionale di Messina Gustavo Ricevuto, con i Sindaci della provincia, per discutere sulle iniziative da prendere, in seguito al disastro provocato dal nubifragio del 1° ottobre, si è espressa la necessità:
- di dotare il territorio provinciale di modelli di previsione meteorologica ad area limitata;- di procedere ad un aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, già operativi e predisposti dalla Regione Siciliana, utilizzando scale di maggiore dettaglio e con l'individuazione di tutte le aree a rischio per colate rapide torrentizie e per gli altri fenomeni a cinematica rapida e ad elevato potere distruttivo.
La Provincia di Messina, per iniziativa del presidente, si farà carico di predisporre, nell'immedato, un piano a salvaguardia della vita umana, con l'apporto degli istituti di ricerca dello Stato, in modo da individuare:
- tutte le zone abitate, a rischio di eventi franosi a cinematica rapida (crolli e colate detritiche), che trovano direttamente esposta la popolazione e che rappresentano una priorità di intervento assoluta e improcrastinabile;
- i tratti di viabilità principale (autostrade e strade statali) da mettere in sicurezza, coinvolgendo il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) e l'ANAS, assieme ai tratti di viabilità provinciale, che rappresentano l'unica via di fuga per tanti centri abitati collinari e montani.
I Sindaci hanno dato mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si abbiano più a ripetere catastrofi di questa portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
Nello stesso tempo il Presidente della Provincia, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci, s'impegnerà per coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, nonché il Presidente della Regione Siciliana, anche nella sua qualità di commissario delegato per l'emergenza in atto, affinchè si diano risposte concrete alle comunità locali colpite dalle precedenti emergenze.
E su questo ultimo punto, vale la pena di ricordare le promesse fatte e non mantenute per la riparazione dei danni subiti dai centri della costa tirrenica l'11 dicembre 2008, sempre in seguito a violento nubifragio. Danni non riparati che rischiano di aggravarsi nell'eventualità di ulteriori piogge torrenziali. A Barcellona, per dirne uno, c'è un posto molto importante e delicato che, da quasi un anno, attende di essere rimesso in sesto: è il Cimitero monumentale Sant'Anna, in parte franato lungo la recinzione che costeggia la via provinciale per San Paolo-Cannistrà.
3 commenti:
Finalmente s'è presa la strada giusta:giusto livello operativo- amminisrativo giusto piano giusti coordinamenti e possibili interventi sussidiari etc... Ma se non si stabiliscono i tempi d'intervento ai vari livelli inferiori e superiori alla provincia,non si è stabilito niente.I cittadini avranno certezze solo se si stabiliscono i tempi di intervento e compimento del piano dei lavori da fare,e nello stesso tempo degli aiuti immediati agli alluvionati.Inoltre è fondamentale che la provincia si assuma la responsabilità di mantenere le promesse contenute nel piano in elaborazione. Intanto,Barcellona pg presenti il suo piano(modi tempi e costi) per riparare i danni alluvionali al nostro cimitero. Franz
Si, probabilmente lo e
imparato molto
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