Adesso non è più il blogger soltanto che in combutta con "La Repubblica" ha la spudoratezza di guardare dal buco della serratura.
Dopo la lettera di don Paolo Farinella, anche i "principi" del Vaticano cominciano a mettere l'occhio nel buco e a storcere il muso. Cosicchè possiamo ben dire che:
"la questione etica" arriva anche in Vaticano. Duro è infatti il commento di don Sciortino, direttore del settimanale cattolico "Famiglia Cristiana", chiamato a rispondere alle numerose domande sull'argomento proposte dai lettori: a tutto c'è un limite e "quel limite di decenza", nelle vicende private di Berlusconi, "è stato superato".
"Non basta la legittimazione del voto popolare o la pretesa del 'buon governo' per giustificare qualsiasi comportamento, perché con Dio non è possibile stabilire un 'lodo', tanto meno chiedergli "l'immunità morale'", afferma don Antonio Sciortino. "La morale è uguale per tutti: più alta è la responsabilità, più si ha il dovere del buon esempio. E della coerenza, che è ancora una virtù, e dà credibilità alle persone e alle loro azioni".
La Chiesa, da parte sua, "non può abdicare alla sua missione e ignorare l`emergenza morale nella vita pubblica del Paese. Nessuno pensi di allettarla con promesse o ricattarla con minacce perché non intervenga e taccia. I cristiani (come dimostrano le lettere dei nostri lettori) sono frastornati e amareggiati da questo clima di decadimento morale dell`Italia, attendono dalla Chiesa una valutazione etica meno 'disincantata'. Non si può far finta che non stia succedendo nulla, o ignorare il disagio di fasce sempre più ampie della popolazione, e dei cristiani in particolare".
Don Sciortino si augura che "quanto prima", da una "politica da camera da letto" si passi alla vera politica delle "camere del Parlamento", "restituite alla loro dignità e funzioni. Prima che la fiducia dei cittadini verso le istituzioni prenda una via senza ritorno".
Un monito che ricorda, oltre quello durissimo del sacerdote di Genova, l'altro lanciato solo qualche giorno fa dal presidente della camera dei Deputati, Gianfranco Fini.
Dopo la lettera di don Paolo Farinella, anche i "principi" del Vaticano cominciano a mettere l'occhio nel buco e a storcere il muso. Cosicchè possiamo ben dire che:
"la questione etica" arriva anche in Vaticano. Duro è infatti il commento di don Sciortino, direttore del settimanale cattolico "Famiglia Cristiana", chiamato a rispondere alle numerose domande sull'argomento proposte dai lettori: a tutto c'è un limite e "quel limite di decenza", nelle vicende private di Berlusconi, "è stato superato".
"Non basta la legittimazione del voto popolare o la pretesa del 'buon governo' per giustificare qualsiasi comportamento, perché con Dio non è possibile stabilire un 'lodo', tanto meno chiedergli "l'immunità morale'", afferma don Antonio Sciortino. "La morale è uguale per tutti: più alta è la responsabilità, più si ha il dovere del buon esempio. E della coerenza, che è ancora una virtù, e dà credibilità alle persone e alle loro azioni".
La Chiesa, da parte sua, "non può abdicare alla sua missione e ignorare l`emergenza morale nella vita pubblica del Paese. Nessuno pensi di allettarla con promesse o ricattarla con minacce perché non intervenga e taccia. I cristiani (come dimostrano le lettere dei nostri lettori) sono frastornati e amareggiati da questo clima di decadimento morale dell`Italia, attendono dalla Chiesa una valutazione etica meno 'disincantata'. Non si può far finta che non stia succedendo nulla, o ignorare il disagio di fasce sempre più ampie della popolazione, e dei cristiani in particolare".
Don Sciortino si augura che "quanto prima", da una "politica da camera da letto" si passi alla vera politica delle "camere del Parlamento", "restituite alla loro dignità e funzioni. Prima che la fiducia dei cittadini verso le istituzioni prenda una via senza ritorno".
Un monito che ricorda, oltre quello durissimo del sacerdote di Genova, l'altro lanciato solo qualche giorno fa dal presidente della camera dei Deputati, Gianfranco Fini.
6 commenti:
Effettivamente il Vaticano, a proposito di "limiti alla DECENZA", ha chiuso 3 occhi. Se chi governa può commettere tutti questi atti impuri, senza beccarsi un'anatema sol perchè può far LEGGI CONCORDATE, non sbaglia, poi, il popolino quando grida :
"A S. Pietro vendono ancor le INDECENZE plenarie"...
ChaoLin
Non cambi mai. Sai, Lino, che scafuddiandu tra i libri che ho in casa ne ho rinvenuti un paio di Di Stefano? il libro delle chiavi e l'altro della sogliola, ecco perchè mi ricordavo di quel maestro. Attento a non superarlo, mi raccomando. Mi basta che andiate in parità: "Fufti-fufti".Così Dio pirduna a tutti. Ciao, Lino...
Il nostro premier dichiara di non aver mai pagato una donna in vita sua ...
forse è per questo che si ritrova tutti quei soldi !!!
da uno spunto di Lino Giusti - www.linogiusti.it
@francesco... (uso una vecchia battuta):
Antonio Di Stefano ( www.antoniodistefano.net ) è INSUPERABILE, come un famoso tonno; non si pesca manco con la turboLENZA!
ChaoLin
La Chiesa è lenta e cauta ad intervenire.Ma "leggi CONCORDATE" e "INDECENZE PLENARIE" non potranno salvarLo dalla rovina.Queste battute piene di intelligenti rimandi di Lino giusti meriterebbero la pubblicazione su la Repubblica.
@ franzsidoti ... Grazie sempre per l'apprezzmento.
Per quanto riguarda "La Repubblica", stanno perdendo del tempo utilissimo a non pubblicare in prima pagina questo tipo di battute vignettizzate dal mitico Roberto Mangosi
www.enteroclisma.blogspot.com.
ChaoLin (Ciao Lino)
ps ... mettiti in contatto con me
linogiusti@linogiusti.it
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