Il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, per la cui istituzione ci fu, a suo tempo, un notevole impegno dell'Amministrazione Comunale (leggi senatore Santalco) rischia di fare la fine che solitamente stanno facendo le più importanti strutture cittadine: leggi nuovo Ospedale Cutroni Zodda, Ospedale Psichiatrico Giudiziario, nuova Stazione Ferroviaria.
L'allarme, lanciato dal Procuratore Capo dott. Salvatore De Luca, parte un po' da lontano, cioè dall'analisi di una situazione che non riguarda soltanto il nostro tribunale, ma anche quelli di Patti e Mistretta, i quali stanno attraversando un periodo di disagio, a causa della carenza di personale, che nella fattispecie barcellonese rischia addirittura di diventare insanabile.
Il perchè di questo pericolo, derivante anche dal fatto che le tre strutture nella fascia tirrenica della provincia, sopra menzionate, sono troppo vicine tra loro, è confermato dal fatto che, mentre in uscita dal nostro tribunale esistono domande di trasferimento, con buona possibilità d'accoglimento, in entrata non ne figura nessuna. Per cui si rischia un ulteriore impoverimento occupazionale, tale da fare temere addirittura che alla Prucura di Barcellona resti soltanto il procuratore capo, di recente nomina.
Perchè ci sia nessuna voglia di venire e tanta di uscire, non sta a noi spiegarlo. Si sa che il Tribunale di Barcellona è una sede ritenuta disagiata, e che per invogliarne la scelta il Ministero della Giustizia prospetta, in casi come questo, un incentivo economico e contrattuale. Eppure nonostante ciò, la situazione non cambia, nè per Barcellona, nè per altre due sedi meridionali: Nicosia (En) e Crotone: Tutt'e tre, infatti, risultano scartate tra le quarantuno dichiarate disponibili dal competente Ministero.
L'allarme, lanciato dal Procuratore Capo dott. Salvatore De Luca, parte un po' da lontano, cioè dall'analisi di una situazione che non riguarda soltanto il nostro tribunale, ma anche quelli di Patti e Mistretta, i quali stanno attraversando un periodo di disagio, a causa della carenza di personale, che nella fattispecie barcellonese rischia addirittura di diventare insanabile.
Il perchè di questo pericolo, derivante anche dal fatto che le tre strutture nella fascia tirrenica della provincia, sopra menzionate, sono troppo vicine tra loro, è confermato dal fatto che, mentre in uscita dal nostro tribunale esistono domande di trasferimento, con buona possibilità d'accoglimento, in entrata non ne figura nessuna. Per cui si rischia un ulteriore impoverimento occupazionale, tale da fare temere addirittura che alla Prucura di Barcellona resti soltanto il procuratore capo, di recente nomina.
Perchè ci sia nessuna voglia di venire e tanta di uscire, non sta a noi spiegarlo. Si sa che il Tribunale di Barcellona è una sede ritenuta disagiata, e che per invogliarne la scelta il Ministero della Giustizia prospetta, in casi come questo, un incentivo economico e contrattuale. Eppure nonostante ciò, la situazione non cambia, nè per Barcellona, nè per altre due sedi meridionali: Nicosia (En) e Crotone: Tutt'e tre, infatti, risultano scartate tra le quarantuno dichiarate disponibili dal competente Ministero.
1 commento:
Adesso che avevamo un procuratore coi fiochhi rischiamo di chiudere per asfissia? Che possiamo fare noi cittadini? Sostenere il procuratore con la nostra vicinanza e stima? Ce l'ha lo dichiariamo mille volte.Può il sindaco sostenere in alto loco le giuste richieste del procuratore De Luca?Si possono aumentare gli incentivi per Barcellona?
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