Se verranno mantenuti i propositi e le promesse, che sembra stiano andando di pari passo per una soluzione dei collegamenti tra i due Comuni di Barcellona e Terme Vigliatore, sarà possibile sperare sulla validità dell'apporto finanziario dello Stato per la ricostruzione del ponte Termini e il ripristino della litoranea che, ormai da quasi una decina d'anni, è diventata inservibile nel tratto compreso tra Cantoni e Maceo-Marchesana.
Perchè queste promesse avvenissero, è dovuto succedere il cataclisma che, nei mesi di dicembre e di gennaio, martirizzando il territorio dei due Comuni limitrofi, ha reso più che manifesto lo sconcio di una situazione disastrosa, avallata dall'insensibilità di uno Stato pronto a proporre progetti megalomani e a trascurare le impellenti esigenze quotidiane d'una popolazione che, tanto, quando si presenta alle urne, rimane sempre fedele ad una politica infedele.
Torno all'argomento.
Soprattutto per il caparbio interessamento del Sindaco di Terme, coadiuvato in questo dal collega di Barcellona, pare che si sia finalmente riusciti a cogliere l'occasione dall'evento catastrofico per fare intendere finalmente a chi di dovere che dovrebbe finalmente essere giunta l'ora per mettere mano al portafoglio e finanziare i lavori necessari a garantire ai due Comuni infrastruttiìure stabili per il loro collegamento viario, che ha intanto come maggiore ostacolo la pericolosità del Torrente Patrì, assieme alla corrosione del litorale e all'inconsistenza del vecchio ponte Termini.
Nel recente incontro dei sindaci Cipriano e Nania con i vertici regionali dell'Anas, per fare il punto sui lavori di rifacimento del Ponte Termini, il responsabile per la Sicilia orientale, ing. Giovanni Iozza, e l'ing. Marcello Sansone dell'Anas di Catania. nel riconfermare la disponibilità finanziaria di due milioni di euro per la ricostruzione del ponte, hanno chiesto una settimana di tempo per stilare un programma degli interventi da realizzare.
Il sindaco di Terme Vigliatore, al fine di reperire ulteriori fondi per la messa in sicurezza del torrente Patrì, ha espresso l'intenzione di presentarsi a Roma ai vertici nazionali dell' Anas e sollecitarli a non sottovalutare una situazione così minacciosa qual è quella prospettatasi recentemente con la piena del corso d'acqua.
Per quanto riguarda il ripristino della litoranea, a caldo, è stato promesso dal Ministero dell'Ambiente un finanziamento di un milione di euro, che però dovrebbe servire per lavori propedeutici di sbarramentoo e ripascimento. Cioè, un primo intervento che, proteggendo la fascia litoranea, consentirebbe l'avvio alla ricostruzione dell'arteria, mediante la progettazione di un tratto variante all'asse esistente, in parte distrutto dall'erosione marina, in prossimtà dells foce del torrente.
Per quest'ulteriore fase pare che sia previsto un finanziamento di 5 milioni d'euro: Diciamo pare...
Perchè queste promesse avvenissero, è dovuto succedere il cataclisma che, nei mesi di dicembre e di gennaio, martirizzando il territorio dei due Comuni limitrofi, ha reso più che manifesto lo sconcio di una situazione disastrosa, avallata dall'insensibilità di uno Stato pronto a proporre progetti megalomani e a trascurare le impellenti esigenze quotidiane d'una popolazione che, tanto, quando si presenta alle urne, rimane sempre fedele ad una politica infedele.
Torno all'argomento.
Soprattutto per il caparbio interessamento del Sindaco di Terme, coadiuvato in questo dal collega di Barcellona, pare che si sia finalmente riusciti a cogliere l'occasione dall'evento catastrofico per fare intendere finalmente a chi di dovere che dovrebbe finalmente essere giunta l'ora per mettere mano al portafoglio e finanziare i lavori necessari a garantire ai due Comuni infrastruttiìure stabili per il loro collegamento viario, che ha intanto come maggiore ostacolo la pericolosità del Torrente Patrì, assieme alla corrosione del litorale e all'inconsistenza del vecchio ponte Termini.
Nel recente incontro dei sindaci Cipriano e Nania con i vertici regionali dell'Anas, per fare il punto sui lavori di rifacimento del Ponte Termini, il responsabile per la Sicilia orientale, ing. Giovanni Iozza, e l'ing. Marcello Sansone dell'Anas di Catania. nel riconfermare la disponibilità finanziaria di due milioni di euro per la ricostruzione del ponte, hanno chiesto una settimana di tempo per stilare un programma degli interventi da realizzare.
Il sindaco di Terme Vigliatore, al fine di reperire ulteriori fondi per la messa in sicurezza del torrente Patrì, ha espresso l'intenzione di presentarsi a Roma ai vertici nazionali dell' Anas e sollecitarli a non sottovalutare una situazione così minacciosa qual è quella prospettatasi recentemente con la piena del corso d'acqua.
Per quanto riguarda il ripristino della litoranea, a caldo, è stato promesso dal Ministero dell'Ambiente un finanziamento di un milione di euro, che però dovrebbe servire per lavori propedeutici di sbarramentoo e ripascimento. Cioè, un primo intervento che, proteggendo la fascia litoranea, consentirebbe l'avvio alla ricostruzione dell'arteria, mediante la progettazione di un tratto variante all'asse esistente, in parte distrutto dall'erosione marina, in prossimtà dells foce del torrente.
Per quest'ulteriore fase pare che sia previsto un finanziamento di 5 milioni d'euro: Diciamo pare...
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