lunedì 9 febbraio 2009
ELUANA ENGLARO E' MORTA: ADESSO Sì CHE S'E' APERTA LA PORTA DELLA VERA VITA: IL PARADISO
L'eterno riposo dona ad essa, Signore, splenda su di essa la luce perpetua, riposi in pace.
Eluana Englaro è morta. Aggravatasi improvvisamente, stasera, il suo cuore ha cessato di battere alle 20,10.
Si è così chiusa una vita che, ormai da diciassette anni, non era più vita ma semplice stato vegetativo che, grazie ad amorevoli cure, continuava ad inchiodarla in un letto d'ospedale.
La notizia è stata lanciata dall'Ansa, dopo pochi minuti dal decesso, ed è stata quasi subito annunciata nell'aula del Senato, dove si stava discutendo su un improvvisato disegno di legge, mirato a fare ripristinare il trattamento d'idratazione e nutrimento, interrotto da quattro giorni, nella Casa di riposo La Quiete, dove Luana era stata ricoverata, assistita da un equipe medica perchè finisse il lungo Calvario impostole da un incidente.
Alla notizia della morte, giunta inattesa, il Senato ha immediatamente interrotto i lavori, per un minuto di raccoglimento in memoria della donna, e il senatore Sacconi, che era stato uno degli artefici dell'iniziativa governativa mirata a impedire "lo stacco della spina", ha espresso apprezzabilissime parole di cordoglio, le quali però, subito dopo, sono state offuscate da altre, meno degne, acremente rivolte dal sen Quagliarello, contro coloro che - a suo giudizio - avrebbero ammazzato Eluana.
Intervento, a dir poco indebito, cui ha ribattuto la capogruppo del Pd, senatrice Finocchiaro, che respingendo la velenosa accusa ha rinfacciato alla maggioranza di non avere consentito l'approvazione d'un disegno di legge realmente idoneo, già discusso in Commissione e pronto per essere approvato entro il 31 dicembre 2008. E sul quale si dovrà ritornare, se si vorrà ottenere il consenso di tutti.
Stasera stessa, a Udine, il procuratore Antonio Biancardi ha deciso di acquisire le cartelle cliniche e il certificato di morte di Eluana Englaro, riservandosi di decidere domani mattina, con il medico legale e un consulente, se sia il caso o meno di procedere all'autopsia.
Intanto, soprattutto da parte di alcuni membri della maggioranza, cui è rimasto in mano - come si suol dire - l'uovo schiacciato per non avere potuto portare a termine l'approvazione di una legge ad hoc per il ripristino del trattamento di "sopravvivenza" alla Englaro, sono state avanzate gravi insinuazioni mirate a far nascere sospetti sulle cause del decesso di Eluana.
Da parte sua, Beppino Inglaro, che è stato informato telefonicamente della morte della figlia dall'anestesista Amato De Monte, ha soltanto detto:
«Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo»
«Ho fatto tutto da solo, l'ho portata a questo livello e voglio finire da solo. Non dovete preoccuparvi di me, ora voglio stare solo, non voglio parlare con nessuno. L'unica cosa che chiedo ai veri amici è di non cercarmi. Sono fatto così, chiedo che mi rispettino in questo modo».
Dopo l'annuncio della morte di Eluana, decine di persone si sono radunate davanti alla clinica "La Quiete". Mentre il suono delle campane della città accompagnava la notizia, la gente commossa mostrava cartelli con la scritta «Udine è vicina a Beppino Englaro». Alcuni hanno acceso fiaccole davanti alla clinica, altri hanno contestato l'ingresso della polizia giudiziaria, chiedendo che venga fatta chiarezza sulla fine di Eluana. Anche qui, spaccatura.
Appena appresa la notizia, il sindaco di Udine, Furio Honsell, è andato in clinica, al capezzale di Eluana per esprimere il cordoglio e l'affetto della città a Beppino Englaro e alla moglie, per la lezione di dignità che hanno saputo dare in questi anni.
Mentre ciò accade a Udine, di fronte ad una tragedia giunta al suo esodo, nell'alta politica, invece covano ancora rancori e polemiche.
Dopo che, per oltre un mese, s'è fatto di tutto per spaccare l'opinione pubblica su un caso dolorosissimo di vita non vita privata, pare che, ancora, il fuoco della stizza non si voglia spegnere e che ci sia tuttora tanto veleno da spargere intorno, quando sarebbe più opportuno mettersi la lingua in quel posto dove non giunge il sole. Purtroppo questa disponibilità sembra che manchi a qualche politicante di professione che, ormai disposto a porsi a tutto servizio d'un nuovo padrone, non fa altro che sblaterare contro presunti assassini sostenitori dell'eutanasia. Tanto da rischiare una clamorosa frattura con chi per tanti anni gli ha concesso immeritata visibilità politica.
FRA' GALDINO
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13 commenti:
Caro sig. Englaro,
ho appena letto sulle edizioni elettroniche dei giornali che sua figlia è deceduta, ed il pianto mi ha colto, improvviso.
Anch’io, padre come lei, soffro per la morte di sua figlia e non riesco nemmeno lontanamente ad immaginare il dolore, straziante, che la sua famiglia ha dovuto sopportare per così lunghi anni.
In questi giorni, sono rimasto inorridito e silente di fronte a tanto orrore che ci è stato – le è stato – propinato gratuitamente da questo branco assetato di potere, che ancora osiamo chiamare “classe politica”. Tutto questo, mentre lei dialogava ogni istante con la morte.
Per questa ragione, le voglio inviare – unitamente al mio cordoglio – delle scuse: come padre, come uomo, come italiano, per non essere riuscito a fare abbastanza per proteggerla da questi sciacalli del dolore altrui.
Le rimarranno – se mi posso permettere – i bei ricordi di Eluana bambina e ragazza, che sono certo – come ogni padre – lei conserverà in un angolo del suo cuore.
Li coltivi, li coccoli – signor Englaro – perché quelli, nonostante tutto, non riusciranno mai a portarglieli via.
La lascio con un forte abbraccio ed una carezza per Eluana, che adesso vola libera, nel vento.
Carlo Bertani
Il testo non è mio ma mi rappresenta.
Mah! Forse tanto sbraitare è inutile. Cosa vuole che siano le decine di morti sul lavoro dinnanzi al dio denaro, cosa vuole che siano dei poveri immigrati che puzzano, cosa vuole che sia la vita, la dignità umana quando essa è calpestata (a proposito che differenza c'è per noi italiani tra gli stupratori di Guidonia e quelli di recente denunciati e quei bastardi che hanno dato fuoco ad un povero indiano per divertimento). In questo schifo nulla appare per quello che è. Credo che non valga la pena di indignarsi, tanto tra poco ce ne dimenticheremo tutti. Dopo tanti anni di militanza politica senza riuscire a cambiare di una sola virgola la realtà mefitica che abbiamo di fronte, non viene più voglia di arrabbiarsi, in quanto nulla cambia perche nulla può cambiare. Siamo melma e melma resteremo, fango della storia. Non credo che interverrò più, perchè non ha senso. Che senso può avere l'opinione di chi combatte contro la disumanità, quando essa è la realtà immodificabile che ci circonda, quando un uomo indegno come Gasparri è capogruppo di una maggioranza politica che è maggioranza nel paese. Di questo povero paese. Anche Spartacus soccombette alla furia di Roma.
Spartacus, hai fatto un nome veramente indegno, eppure quella faccia siamo costretti a vederla ad ogni piè sospinto in tutte le tv. Meno male che esiste il telecomando.
Il dolore lo sdegno e l'avvilimento si possono mescolare ,in certi momenti.Ma bisogna lasciare sempre spazio alla ragione per non soccombere al pessimismo.L'aspetto positivo,l'insegnamento che Eluana e suo padre ci lasciano è che la civiltà del diritto e di una giustizia giusta, in cui opera la provvidenza di un Dio sconosciuto alla gerarchia, alla fine vincono.Era in gioco tutta la modernità e la civiltà di cui l'uomo è stato finora capace.In quest'era di passaggio all'uomo nuovo,passaggio sospinto dalla scienza e dalla tecnica,i poteri forti si coalizzano per impedirlo, come fecero ai tempi di Gesù,che non voleva abolire la legge ma cambiarla con l'unica legge dell'amore.L'hanno messo in croce ma da lì Lui illumina e consola il mondo.Speriamo nell'uomo nuovo che coniugando scienza e fede affermi sempre più la legge universale dell'amore.
noi ragazzi del movimento di unità barcellonse,abbiamo parlato di eluna,ieri sera abbiamo parlato solo di eluana,di un silenzio rispettoso che almeno le si doveva la sera del suo ultimo silenzio,eppure su rai uno c'è quell'idiota di vespa che con lo scoop scavalca tutti e si mette a discutere di stato vegetativo o meno,su chi ama il diritto alla morte o meno.
ero a favore perchè ci fosse quello stop alla nutrizione, e nonostante ciò ho provato un gran dispiacere alla sua morte..ha smesso di vivere,dopo lunghe sofferenze HA SMESSO DI VIVERE!
nessun ha ricordato o si è imposto di tutelare la sua morte..dov'è la dignità umana?
i politici?indegni,stupidi..li avrei spazzati via con una mano...
E se invece di smettere di vivere - vita vegetativa - ha raggiunto la Vera Vita? Non pensate che,per diciassette anni, la bella Anima di una splendida ragazza è stata imprigionata in una materia inerte tenuta in vegetazione da una forzata dieta? Un credente dovrebbe chiedersi se si può avere la protervia di togliere le ali ad un angelo per quasi un ventennio.
fra' Galdino
mi vergogno io per tutti quelli che hanno perorato la causa di morte per Eluana, pur di sostenere la loro "laicità" che rende diversi dai sostenitori della sacralità della vita umana (laicità ostentata anche dal Presidente della Repubblica che dovrebbe essere al di sopra delle parti, ma così non è memore del suo passato politico). Io penso invece (voglio precisare che sono credente ma non sono cattolico ma neanche bigotto!) che è stata spenta una luce arbitrariamente, è questo per me è si chiama "omicidio" non conosco altre parole che possano definire un'azione rivolta alla soppressione di un essere umano. Capisco che questo argomento non può essere discusso nella limitatezza mediatica di un blog, ma deve essere affrontato in un umano e rispettoso incontro a faccia a faccia, ma una cosa vorrei aggiungere a me non mi riguarda se il politico di turno che sia stato pro o contro, ma non sopporto tutti quelli che si schierano per l'uno e per l'altro dimenticando che qui stiamo parlando di un essere umano che respirava naturalmente e che aveva anche delle emozioni, questo è quello che mi sconvolge più di ogni altra cosa. Ringrazio personalmente quelle suore caritatevoli che hanno amorevolmente prestato le cure a Eluana e che l'avrebbero continuato a fare se l'autorità dell'uomo con le sue limitazze non si sarebbe sostituita al volere divino. Spero soltanto che possa continuare il suo percorso evolutivo almeno nell'aldilà. Mi permetto di concludere citando una frase scritta sulla tomba del padre dello spiritismo Allan Kardec:"NASCERE, MORIRE, RINASCERE PER PROGREDIRE SEMPRE: QUESTA E' LA LEGGE".
addio Eluana, anch'io purtroppo faccia parte di quella categoria di essere umani che sono stati i tuoi carnefici!
mi vergogno io per Anna Finocchiaro e per tutti quelli che ne hanno fatto un problema politico e non di coscienza!
lei frà galdino ha ragione ha raggiunto l vita vera..il mio appunto era riferito al fatto che nn si sono risparmiate le polemiche penose anche in quel momento.
e poi nn si è trattato di omicidio,il tutto si è svolto in maniera legale.
lancio una provocazione può essere stupida: mettiamo il caso che 17 anni fa, nn vi era un sviluppo tecnologico tale da tenerla in vita(e con questo chiarisco che nn sono d'accordo a staccare la spina dopo una settimana o altro di coma)nn si sarebbe compiuto un decorso naturale di un Dio presunto o vero?quello nn sarebbe stato omicidio,ma la conseguenzialità dei fatti che si fa atto,ovvero porta alla morte del soggetto.
in tale ottica nn si è forse rallentato un disegno di un Dio presunto o vero?
sono costernato, come si può scendere alle stesse bassezze degli uomini politici nessuno escluso e parlare di "uova schiacciate" (come se una legge fatta da uomini possa stabilire chi deve morire o no!), mentre all'esterno del parlamento, in una stanza di ospedale una giovane vita viene spezzata perchè altri uomini hanno stabilito che la donna vegeta e non vive e quindi deve essere sopressa tanto esiste l'aldilà! Ma se la morte ci riscatta tanto vale che chi soffre venga soppresso tanto si rifarà nell'eternità! Io penso che ognuno di noi deve riflettere sul valore della vita, sulla sofferenza, sul destino che ci attende, e queste riflessioni non ci vengono dettate certo dalla politica o dall'appartenenza ad uno schieramento politico, ma dalle nostre esperienze umane, sociali, religiose, laicali, morali. Io so soltanto che al dolore si è aggiunto altro dolore...addio Eluana.
se Gasparri è un uomo indegno, la Finocchiaro come si potrebbe definire, una signora che ha preferito il senato alla regione, la sua regione: la Sicilia (i figli ormai si sono ambientati a Roma che ce frega della Sicilia basta che magno io!)
Ciao Eluana, riposa in pace.
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