Mentre nel territoroio della fascia tirrenica messinese, con epicentro la nostra città, si sta registrando un'intensa opera di rastrellamento nella lotta alla malavita organizzata, con l'operazione di polizia giudiziaria denominata "pozzo" - chiaro il riferimento a pozzo dei goti - , anche il cielo - per tanti giorni rimasto plumbeo e piovoso - sembra riportarsi al sereno.
Per tutto il lugubre mese di gennaio , le piogge sono state tante da arrecare danni, che però per carenza di disponibiltà finanziaria difficilmente potranno essere indennizzati e quindi riparati.
Intanto si prevede che l'operazione di pulizia. da due anni preparata in maniera certosina dagli investigatori, prosegua con l'intento di liberare il territorio - che non è soltanto quello di Barcellona - dall'organizzazione mafiosa di cui i giornali di ieri e di oggi hanno parlato con abbondanza di particolari.
E ciò, dopo tanta sfiducia inflitta dal lungo silenzio del passato, dovrebbe dirci che qualcosa sta cambiando per fare scrollare di dosso alla popolazione l'onta dell'omertà, che - quando c'è - nasce spesso, se non sempre addirittura, dalla mancanza di fiducia nell'azione dello Stato.
Tornando al cielo sereno, credo più che opportuno ripigliare il discorso della nuvoletta bianca che, come gà nello scorso mese di dicembre, adesso calamitata dalle ciminiere della piana del Mela torna a posizionarsi, per segnalarci che là sotto c'è una grossissima magagna che non ha niente da invidiare ad altri effetti malavitosi: sotto quella nuovoletta, c'è tutta quell'aria impestata dai fumi che stanno bruciando anzitempo la vita di quella popolazione e, a volte, arrivando fin dentro la nostra città spinta dal levantino, soffoca anche noi.
A quando l'intervento dello Stato per rompere questa subdola insidia alla nostra salute- vita?
Per tutto il lugubre mese di gennaio , le piogge sono state tante da arrecare danni, che però per carenza di disponibiltà finanziaria difficilmente potranno essere indennizzati e quindi riparati.
Intanto si prevede che l'operazione di pulizia. da due anni preparata in maniera certosina dagli investigatori, prosegua con l'intento di liberare il territorio - che non è soltanto quello di Barcellona - dall'organizzazione mafiosa di cui i giornali di ieri e di oggi hanno parlato con abbondanza di particolari.
E ciò, dopo tanta sfiducia inflitta dal lungo silenzio del passato, dovrebbe dirci che qualcosa sta cambiando per fare scrollare di dosso alla popolazione l'onta dell'omertà, che - quando c'è - nasce spesso, se non sempre addirittura, dalla mancanza di fiducia nell'azione dello Stato.
Tornando al cielo sereno, credo più che opportuno ripigliare il discorso della nuvoletta bianca che, come gà nello scorso mese di dicembre, adesso calamitata dalle ciminiere della piana del Mela torna a posizionarsi, per segnalarci che là sotto c'è una grossissima magagna che non ha niente da invidiare ad altri effetti malavitosi: sotto quella nuovoletta, c'è tutta quell'aria impestata dai fumi che stanno bruciando anzitempo la vita di quella popolazione e, a volte, arrivando fin dentro la nostra città spinta dal levantino, soffoca anche noi.
A quando l'intervento dello Stato per rompere questa subdola insidia alla nostra salute- vita?
Nessun commento:
Posta un commento