Giorni fa, da un giornalino, ho appreso che esiste gente che, nei ritagli di tempo, ama affondare la propria fantasia in un programma virtuale che mi pare si chiami “Second Life”, dove ognuno può vivere una seconda vita fantastica, impostandola come meglio gli piace. Almeno così credo che funzioni.
Adesso leggo sul The Guardian che, seguendo “Second Life", il britannico David Pollard, 40 anni, ha cercato l’avventura e sceltosi un "avatar"( personaggio virtuale della seconda vita) ha intrecciato la sua bella virtuale relazione con l' avatar di una donna americana . Intanto la moglie, Amy di 28, una donna reale, che guarda caso David aveva sposato dopo averla conosciuta su Second Life, un giorno scopre il “tradimento” che lui, tramite il fantoccio avatar, giornalmente perpetra in suo danno e, per averne le prove, incarica un detective on line di spiare e documentare le mosse del fedifrago consorte.
Sulla scorta dei risultati, alla fine la moglie ciberneticamente tradita chiede il divorzio che, a quanto pare, le sarà concesso quanto prima.
Lui si difende sostenendo che, col suo avatar femmina, tutti gl’incontri on line sono stati improntati ad innocenti conversazioni.
Per nulla affranto dalla scoperta, David ha tuttavia iniziato a frequentare regolarmente e non più tramite avatar la sua nuova compagna on line, che è nella realtà un'utente americana del sito.
I due, comunque, non si sono ancora mai visti in carne ed ossa.
Ma neppure Amy è rimasta sola a lungo: perchè ha già incontrato un altro uomo, stavolta non su Second Life, ma nel gioco fantasy World of Warcraft.
«So che molta gente trova queste vicende bizzarre - dice la donna - ma l'amore si può incontrare in molti modi diversi».
2 commenti:
Un quotidiano nazionale ha titolato un corsivo in prima pagina "Corna secondarie" !!!
Io le chiamerei "corna senza frontiere".
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