Stanno accadendo cose troppo grosse, che dovrebbero far meditare più di quanto si sta facendo nel nostro Paese.
Basta leggere i titoli dei giornali per rendersi conto che siamo gà entrati in un terreno minato e, se non si rinsavisce un po', prima o poi, si salterà in aria.
E ad avere la peggio sarà la democrazia.
"Ora Eluana può morire", apre con un titolo su cinque colonne "la Repubblica" e, mentre il Vaticano definisce mostruoso il verdetto della Cassazione, il padre della ragazza in coma l'accoglie con un sospiro di sollievo assieme a molti altri ( laici e non) che plaudono alla decisione dei giudici. Ma, questo che c'entra con la democrazia?
Niente, se non si considera debordante la reazione della Chiesa.
Sennonchè restano altre notizie, anch'esse di fatti rilevanti avvenuti ieri, che potrebbero essere segnali inquetanti.
Parlo dello schiaffo proditorio dato dalla maggioranza governativa all'opposizione, con la tracotante elezione, a presidente della Commissione Vigilanza Rai, di un rappresentante delle minoranze diverso da quello proposto da chi ne aveva il diritto.
Parlo della sentenza del processo per i pestaggi nella scuola Diaz, in occasione del G8 di Genova. che ha fatto gridare "all'imprudenza" per il pericolo che potrebbe scaturire da lamentate "impunità".
Non si dimentichino i recenti consigli di un "emerito" presidente. .
Parlo dell'ulteriore alzata di cresta della Gelmini che, pur difronte al rischio di un conflitto permanente sull'onda di una protesta dilagante, che l'ha reso ormai irrimediablmente impopolare, ha l'impudenza di dichiarare ad alta voce che "non cederà" alla pressione della piazza, perchè la sua è una riforma che molti stanno incoraggiando.
Non siamo ancora giunti alla fase clou, per cui non direi con Di Pietro e Veltroni che siamo già alla frutta, cioè al regime.
Ma che si stia scivolando da dolcemente a bruscamente verso l'annacquamento della democrazia è più che evidente.
E altrettanto evidente è che una buona metà della popolazione o non ci crede o se ne frega.
Basta leggere i titoli dei giornali per rendersi conto che siamo gà entrati in un terreno minato e, se non si rinsavisce un po', prima o poi, si salterà in aria.
E ad avere la peggio sarà la democrazia.
"Ora Eluana può morire", apre con un titolo su cinque colonne "la Repubblica" e, mentre il Vaticano definisce mostruoso il verdetto della Cassazione, il padre della ragazza in coma l'accoglie con un sospiro di sollievo assieme a molti altri ( laici e non) che plaudono alla decisione dei giudici. Ma, questo che c'entra con la democrazia?
Niente, se non si considera debordante la reazione della Chiesa.
Sennonchè restano altre notizie, anch'esse di fatti rilevanti avvenuti ieri, che potrebbero essere segnali inquetanti.
Parlo dello schiaffo proditorio dato dalla maggioranza governativa all'opposizione, con la tracotante elezione, a presidente della Commissione Vigilanza Rai, di un rappresentante delle minoranze diverso da quello proposto da chi ne aveva il diritto.
Parlo della sentenza del processo per i pestaggi nella scuola Diaz, in occasione del G8 di Genova. che ha fatto gridare "all'imprudenza" per il pericolo che potrebbe scaturire da lamentate "impunità".
Non si dimentichino i recenti consigli di un "emerito" presidente. .
Parlo dell'ulteriore alzata di cresta della Gelmini che, pur difronte al rischio di un conflitto permanente sull'onda di una protesta dilagante, che l'ha reso ormai irrimediablmente impopolare, ha l'impudenza di dichiarare ad alta voce che "non cederà" alla pressione della piazza, perchè la sua è una riforma che molti stanno incoraggiando.
Non siamo ancora giunti alla fase clou, per cui non direi con Di Pietro e Veltroni che siamo già alla frutta, cioè al regime.
Ma che si stia scivolando da dolcemente a bruscamente verso l'annacquamento della democrazia è più che evidente.
E altrettanto evidente è che una buona metà della popolazione o non ci crede o se ne frega.
2 commenti:
caro amico, altro che << annacquamento della democrazia >>.
Chiamarlo "annacquamento" è da ottimisti.
Ma lo sai chel'acqua aggiunta al vino
serve solo a rovinarlo?
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