(Tratto da http://www.barcellonapg.it
“Quindici punti di sutura, tantissimi lividi e una violenza fisica e psicologica che una ragazzina di 14 anni farà fatica a dimenticare.”
"Ieri sera, mentre molti barcellonesi erano all'incontro "No al pizzo, sì alla dignità", un padre è partito da un popoloso quartiere periferico di Barcellona Pozzo di Gotto per punire in modo esemplare la figlia. La colpa è chiarissima: per lui, che si definisce uomo di altri tempi, è inaccettabile che la figlia venga segnalata avvinghiata, su uno scooter, ad un ragazzo maggiorenne vicino al PalAlberti, in prossimità del quartiere di Santa Venera".
"Secondo i racconti del pubblico, il padre giunge sul luogo dopo la segnalazione "di un amico", trova la figlia con il giovane, dopo aver saputo a quale famiglia appartiene decide di lasciarlo andare "con le buone", visto "il buon nome del padre";
rimasto solo con la figlia, di fronte ad un gruppetto di 10 ragazzi, la pesta a sangue".
"Questo è il secondo episodio di violenza, di pestaggio con relativo pubblico. Vi abbiamo parlato, la scorsa settimana, della violenza subita da un giovane psicolabile nella Villa Primo Levi. Ieri quest'ulteriore episodio difficile da accettare, soprattutto considerando che, ancora una volta, qualcuno è rimasto a guardare".
Domenico Scolaro (Assessore alla Manutenzione edifici pubblici, parchi, piazze, verde pubblico ed arredo urbano), Don Salvino Raia (Direttore Oratorio Salesiano)
Porcino (Coordinatore Movimento Barcellona Giovane)
Don Salvino Raia (per le Associazioni di Barcellona siamo noi)
E quanti altri. Sottoscritto compreso.
Prendendo spunto dall’ultimo caso, che ha avuto per vittima la ragazzina picchiata a sangue alla presenza di altri giovani, dal proprio padre che, avvertito da una soffiata, l’aveva sorpresa su uno scooter con un ragazzo maggiorenne, la collega Fasolo fa una lunghissima riflessione e la esplicita rivolgendosi , oltre che ai “personaggi” in indirizzo, alle diverse associazioni cittadine, che sono tante, ma bisognose di essere potenziate e messe in condizioni di operare in maniera efficace a favore dei giovani.
Con particolare fiducia, Carmen si rivolge all’Assessore alle Politiche sociali, Santino Calderone, “affinché, accanto ai servizi che si stanno aprendo, lui possa sviluppare, in sinergia con gli attori sociosanitari e del terzo settore di Barcellona Pozzo di Gotto, un programma risolutivo, con intervento collettivo e non sul singolo caso, ad un problema così importante."
"Serviamoci - esorta Giulia Carmen Fasolo - di questi nuovi servizi, laddove è possibile, per un'indagine e una vicinanza diversa al territorio, alle famiglie, alle dinamiche sociali e relazionali. Chi lo fa già merita un plauso, ma che venga aiutato e potenziato, per poter fare ancora di più.
I soldi per
E aggiunge:"
Giulia, tu dici che credi fermamente che l'assessore che stimi tanto ascolterà e cercherà di attuare i tuoi suggerimenti, io me lo auguro sinceramente, anche perchè so che Santino, oltre ad avere competenza, ha anche un cuore. Se riuscisse a fare anche la decima parte di quanto proporrai, già sarebbe una conquista a favore dei nostri giovani...
Non dico altro, perchè voglio lasciare intatta la tua generosa fiducia.
Francesco Cilona
3 commenti:
E' vero,i giovani sono il sale della società e noi tutti dovremmo fare qualcosa per loro. Vedo però che spesso ci sono genitori che non hanno il tempo o la voglia o la capacità di sentire le loro ragioni, di capire le loro esigenze e non è per caso che i figli si trovino nella necessità di cercare un appiglio nella strada. Da qui l'esigenza di costituirsi in branco e le occasioni per inforcare la via della trasgressione. Laddove viene a mancare o è carente il supporto della famiglia, è compito indispensabile e, direi, prioritario delle istituzioni contribuire a far si che non si arrivi alla devianza. E qui il riferimento non va alla scuola soltanto, ma anche alla Chiesa, al Comune, allo Stato. Che hanno l'obbligo di favorire la costituzione di servizi e strutture che, come dice la giornalista, incentivino l'operosià dei giovani.
Intanto grazie a Francesco che, ancora una volta, dà voce ai miei pensieri attraverso il suo blog e mi chiama "collega" (per me è un onore, anche se non è ancora "ufficialmente" meritato ;-)); inoltre, volevo informare, sia lui sia quanti leggono questo blog, che la mia speranza - come ero assolutamente convinta - non è stata vana. L'Assessore Santino Calderone mi ha chiamata, per esprimere parere favorevole all'incontro. Mi ha detto cosa pensa, nel modo che lo contraddistingue da sempre: semplicità e umiltà di pensiero. Ora è tempo del "silenzio delle parole" e della "voce dei fatti". Vi darò presto notizie sull'avvio concreto di un percorso insieme.
Un passo verso l'ascolto reciproco è stato fatto. E di questi tempi è un fatto straordinario.
Saluti a tutti, in particolare al caro Francesco Cilona.
Giulia Carmen Fasolo
barcellonapg.it
La mia opinione sull'assessore Calderone l'avevo data con poche parole, ma tutte di apprezzamento. Lo conosco dal primo momento in cui ha iniziato a fare politica e non ho avuto mai dubbi sulla sua disponibilità verso le esigenze della comunità.Ma sinceramente, si tratta di una mosca bianca, nell'ambiente in cui opera.
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