La prima però è negativa ed è stata offerta dalla decisione dell'UDC di uscire dal Governo
Occupiamoci, ogni tanto, della Regione Siciliana, dove si parla sempre di rinnovamento e riforme e si resta eternamente al palo.
Il presidente Raffaele Lombardo, che in questo scorcio natalizio ha visitato le zone alluvionate del Messinese (ma s'è visto per caso a Barcellona?), rendendosi conto della gravità dei danni prodotti dal maltempo, quantificabili per circa duecento milioni di euro, ha assicurato che oggi ne avrebbe parlato con il premier Mario Monti, a Roma.
Quale potrebbe essere la risposta del capo del Governo nazionale, non è difficile immaginare, visti i tempi che corrono; e soprattutto considerati i pregiudizi che circolano nei confronti della conduzione finanziaria a Palazzo d'Orleans.
Comunque si spera che, messo da parte ogni preconcetto, a Roma si guardi con realismo alla gravità della situazione e alle impellenti esigenze d'interventi riparatori.
Altro problema, che il Governatore di Sicilia intenderebbe affrontare, riguarda la ricomposizione dei rapporti tra le forze politiche siciliane, che considera utile per un opportuno "riequilibrio della Giunta di Governo e un saldo rafforzamento della maggioranza".
"E’ una esigenza avvertita da tutti che non può che trovare riscontro anche nel presidente della Regione", scrive nel suo blog Raffaele Lombardo.
Il presidente Raffaele Lombardo, che in questo scorcio natalizio ha visitato le zone alluvionate del Messinese (ma s'è visto per caso a Barcellona?), rendendosi conto della gravità dei danni prodotti dal maltempo, quantificabili per circa duecento milioni di euro, ha assicurato che oggi ne avrebbe parlato con il premier Mario Monti, a Roma.
Quale potrebbe essere la risposta del capo del Governo nazionale, non è difficile immaginare, visti i tempi che corrono; e soprattutto considerati i pregiudizi che circolano nei confronti della conduzione finanziaria a Palazzo d'Orleans.
Comunque si spera che, messo da parte ogni preconcetto, a Roma si guardi con realismo alla gravità della situazione e alle impellenti esigenze d'interventi riparatori.
Altro problema, che il Governatore di Sicilia intenderebbe affrontare, riguarda la ricomposizione dei rapporti tra le forze politiche siciliane, che considera utile per un opportuno "riequilibrio della Giunta di Governo e un saldo rafforzamento della maggioranza".
"E’ una esigenza avvertita da tutti che non può che trovare riscontro anche nel presidente della Regione", scrive nel suo blog Raffaele Lombardo.
E aggiunge: "...ma
non per imporre politici in giunta, che poi non sarebbe più tecnica. Si
tratta di trovare le persone giuste che abbiano al tempo stesso la
competenza e la sensibilità politica che serve per rilanciare l’azione
amministrativa".
"Se si fosse approvato il bilancio entro fine anno- si giustifica Lombardo
- avremmo già affrontato la questione. Da qui alla riapertura
dell’assemblea c’è il tempo e la volontà perché anche il problema dei
numeri che di certo penalizza l’Udc possa essere risolto".
"Sono convinto - afferma il governatore - che si debba rinsaldare la coalizione che attualmente sostiene il governo e anche aprire un dialogo con chi ci voglia stare anche al di fuori di quella maggioranza perché l’apporto di tutti è più che utile, questo è fuori di dubbio e in tal senso io mi muoverò nei prossimi giorni.
Le speranze del Governatore intanto rischiano di svanire, visto che stamani il coordinamento regionale dell'UDC, riunitosi a Messina, ha approvato l'uscita del partito di Casini dal Governo regionale, nella cui giunta è rappresentato dall'assessore alla Famiglia Andrea Piraino.
«Nonostante sia stato un anno di confronto positivo - ha fatto sapere in una nota il coordinatore dell'UDC Giampiero D'Alia - abbiamo deciso di chiudere la nostra collaborazione con il governo Lombardo. A breve il nostro assessore in giunta rimetterà il proprio incarico. Avevamo chiesto al presidente un cambio di passo di fronte ad una situazione che, sia a livello nazionale che regionale, si presenta particolarmente grave. Purtorppo però, questo governo e questa maggioranza in cui qualcuno si nasconde dietro i tecnici, ha mostrato di non essere in grado di affrontarla. Non è questione di avere avuto un assessore o un direttore tecnico in più o in meno, ma semplicemente il fatto di non avere avuto le risposte che ci saremmo aspettati».
"Sono convinto - afferma il governatore - che si debba rinsaldare la coalizione che attualmente sostiene il governo e anche aprire un dialogo con chi ci voglia stare anche al di fuori di quella maggioranza perché l’apporto di tutti è più che utile, questo è fuori di dubbio e in tal senso io mi muoverò nei prossimi giorni.
Le speranze del Governatore intanto rischiano di svanire, visto che stamani il coordinamento regionale dell'UDC, riunitosi a Messina, ha approvato l'uscita del partito di Casini dal Governo regionale, nella cui giunta è rappresentato dall'assessore alla Famiglia Andrea Piraino.
«Nonostante sia stato un anno di confronto positivo - ha fatto sapere in una nota il coordinatore dell'UDC Giampiero D'Alia - abbiamo deciso di chiudere la nostra collaborazione con il governo Lombardo. A breve il nostro assessore in giunta rimetterà il proprio incarico. Avevamo chiesto al presidente un cambio di passo di fronte ad una situazione che, sia a livello nazionale che regionale, si presenta particolarmente grave. Purtorppo però, questo governo e questa maggioranza in cui qualcuno si nasconde dietro i tecnici, ha mostrato di non essere in grado di affrontarla. Non è questione di avere avuto un assessore o un direttore tecnico in più o in meno, ma semplicemente il fatto di non avere avuto le risposte che ci saremmo aspettati».
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