domenica 3 luglio 2011
LA MANOVRA TREMONTI-BERLUSCONI: IL DANNO E LA BEFFA PER NOI TUTTI
Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, si dice preoccupato a causa della manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi..
" Il governo nazionale - sostiene il Governatore - coniuga il verbo del risanamento mettendo le mani in tasca ai siciliani e all'intero Mezzogiorno mentre insiste con un federalismo ingiusto e penalizzante per il meridione, riducendo al minimo le perequazioni . La manovra da 47 mln dispieghera' effetti micidiali su bilanci della Regione, delle province regionali e dei comuni che verranno letteralmente falcidiati rendendo arduo il risanamento che stiamo portando avanti tra mille difficolta'. Una vera e propria mazzata. Mi chiedo dove si trovavano i ministri e i parlamentari siciliani quando sono stati approvati questi decreti".
I parlamentari siciliani- glielo ricordiamo noi - come sempre, anzicché pensare alle lacrime che la mazzata di Tremonti procureranno alla loro Isola,stanno accodati - con la coda abbassata ovviamente - al super ministro e al loro signore d'Arcore, perché credono che solo così aggrappati a quelli specchi virtuali riusciranno a garantirsi la legislatura.
Senza capire però che c'è un'intera nazione che ormai non ce la fa più e che non può più credere alle mistificazioni del berlusconismo".
Il presidente Lombardo, ripetendo la tiritera di sempre, grida allora che bisogna compattarsi per reagire.
Ma vorremmo sapere con chi vuole farci compattare.
Con gli stessi elementi che in Sicilia fingono di difendere i diritti sanciti dallo Statuto regionale e a Roma appoggiano gli interessi ad personam del Cavaliere e le pretese dei leghisti?
Dice Lombardo che il danno arrecato alla Regione Siciliana con i tagli previsti dalla "manovra" finiranno col rendere vani i sacrifici fatti per il riassetto della Sanità.
Il che significherebbe - questo lo aggiungiamo noi - che al danno fatto dalla coppia Russo-Lombardo si assommerà l'effetto deleterio della manovra Tremonti-Berlusconi.
Andiamo bene....
"Nel biennio 2013-2014 - prosegue Lombardo - su Regioni ed enti locali graveranno tagli per ulteriori 9,3 miliardi (un quinto della manovra). In particolare, alle regioni arriveranno 5,4 miliardi in meno, di cui 2,4 a carico delle ordinarie e 3 a carico di quelle a statuto speciale (1 miliardo di euro nel 2013 e due miliardi l'anno successivo), e delle province autonome di Trento e Bolzano, che si aggiungono a quelli gia' fissati dalla manovra del 2010. Gli altri 4,2 miliardi arriveranno dalle province (1,2 miliardi) e dai comuni (3 miliardi). La decurtazione delle risorse gravera' soprattutto su Sicilia e Sardegna: il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo - previsti dal decreto sul federalismo municipale - sara' ridotto di 3 miliardi, sempre nel biennio 2013-2014, rendendo squilibrato un federalismo fiscale gia' penalizzante per il Mezzogiorno e le sue isole".
Mizzica !- per non dire di peggio - che cosa si aspetta per far capire a questi signorotti che l'onda lunga è finita perché il vento è cambiato?
Le due prime lezioni venute dal basso non hanno sgnificato nulla per quelle facce di bronzo?
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