Fallito l'incontro tra Governo regionale e sindacati confederali di categoria, intercorso con gli Assessori D'Antrassi e Sparma, alla presenza dei Dirigenti Generali del Dipartimento Azienda Foreste e Corpo Forestale, le Segreterie Regionali di FLAI, FAI e UILA hanno ritenuto conseguenziale abbandonare il tavolo e decidere le iniziative di lotta da assumere.
Al tavolo coi i rappresentanti della Regione, CGIL, CISL e UIL avrebbero dovuto definire il percorso del confronto iniziato il 9 marzo u.s., con il Presidente Lombardo, ma a discapito di ciò hanno avuto comunicato che allo stato attuale non esistono margini per il rispetto integrale dell'accordo del 14 maggio 2009, nè per il provvedimento legislativo in materie di riordino forestale.
Per cui, in una nota congiunta,FAI, FLAI e UILA definiscono “capzioso e offensivo il comportamento del Governo di affrontare questioni vitali per l'economia e il territorio isolano, con il metodo delle promesse enunciate e dei diritti sistematicamente disconosciuti".
Ed “evidenziano il tasso di esasperazione e di intollerabilità raggiunto dai lavoratori, stanchi di essere presi in giro e lesi da anni nell' aspettativa di traguardare il diritto a migliori tutele occupazionali e professionali”.
"In presenza di uno scenario così desolante e prevaricatorio, le scriventi interpretando il malessere dei lavoratori, hanno deliberato di mettere in campo diverse iniziative di lotta, in esse incluso lo sciopero generale della categoria proclamato ad oltranza a far data 29 aprile p.v. con inizio alle ore 09.30 innanzi la Presidenza della Regione".
"Lo sciopero verrà preceduto da iniziative provinciali, ove da parte dell'Amministrazione si dovesse dar corso a ipotesi di sospensione o licenziamenti dei lavoratori in atto occupati ovvero di ritardo in ordine agli avviamenti".
"Contestualmente preannunciano per giorno 28 aprile p.v. una conferenza stampa sulle ragioni della vertenza; e per la stessa data chiedono sin da adesso di essere ricevuti da tutti i Gruppi Parlamentari presenti all'A.R.S. e dal Presidente della Commissione Bilancio".
Auspicano che nell'azione di Governo, alla superficialità e disimpegno, subentrino il senso di responsabilità e la capacità di ritrovare il valore dell'onorabilità nel saper rispettare gli impegni assunti e sbandierati; ed ahimè, come ormai è copione, vanificati".
Al tavolo coi i rappresentanti della Regione, CGIL, CISL e UIL avrebbero dovuto definire il percorso del confronto iniziato il 9 marzo u.s., con il Presidente Lombardo, ma a discapito di ciò hanno avuto comunicato che allo stato attuale non esistono margini per il rispetto integrale dell'accordo del 14 maggio 2009, nè per il provvedimento legislativo in materie di riordino forestale.
Per cui, in una nota congiunta,FAI, FLAI e UILA definiscono “capzioso e offensivo il comportamento del Governo di affrontare questioni vitali per l'economia e il territorio isolano, con il metodo delle promesse enunciate e dei diritti sistematicamente disconosciuti".
Ed “evidenziano il tasso di esasperazione e di intollerabilità raggiunto dai lavoratori, stanchi di essere presi in giro e lesi da anni nell' aspettativa di traguardare il diritto a migliori tutele occupazionali e professionali”.
"In presenza di uno scenario così desolante e prevaricatorio, le scriventi interpretando il malessere dei lavoratori, hanno deliberato di mettere in campo diverse iniziative di lotta, in esse incluso lo sciopero generale della categoria proclamato ad oltranza a far data 29 aprile p.v. con inizio alle ore 09.30 innanzi la Presidenza della Regione".
"Lo sciopero verrà preceduto da iniziative provinciali, ove da parte dell'Amministrazione si dovesse dar corso a ipotesi di sospensione o licenziamenti dei lavoratori in atto occupati ovvero di ritardo in ordine agli avviamenti".
"Contestualmente preannunciano per giorno 28 aprile p.v. una conferenza stampa sulle ragioni della vertenza; e per la stessa data chiedono sin da adesso di essere ricevuti da tutti i Gruppi Parlamentari presenti all'A.R.S. e dal Presidente della Commissione Bilancio".
Auspicano che nell'azione di Governo, alla superficialità e disimpegno, subentrino il senso di responsabilità e la capacità di ritrovare il valore dell'onorabilità nel saper rispettare gli impegni assunti e sbandierati; ed ahimè, come ormai è copione, vanificati".
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